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venerdì 26 Aprile 2024
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A Corciano scuole chiuse causa covid fino al 14 febbraio

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Il comune di Corciano ha adottato l’ordinanza di chiusura delle scuole per contenere i contagi da coronavirus nel territorio, così come stanno facendo gli altri comuni segnalati dalla Regione come fra i più alti per incidenza di covid.

Spiega il comune nella sua pagina Facebook: “Dopo la trasmissione da parte della Regione Umbria del documento legato alle valutazioni del CTS e del Nucleo Epidemiologico sull’attuale situazione epidemica dei 30 Comuni maggiormente colpiti, è oggi arrivata la proposta di Ordinanza che richiede di chiudere le scuole elementari e medie del nostro territorio, oltre ad una serie di altre misure restrittive già adottate a partire da sabato. Tale documento è stato inviato a tutti i Sindaci dei circa 30 Comuni coinvolti, che agiranno in maniera omogenea”.

A Corciano in particolare saranno sospese le lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, a partire da domani, per due settimane. Quindi fino al 14 febbraio (si rientrerà lunedì 15) sono sospese le attività didattiche in presenza presso le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio corcianese.

Indicazioni “cogenti” di adottare misure per limitare i contagi Covid, che prevedono tra l’altro la sospensione delle lezioni in presenza in tutte le scuole, sono state date dal Servizio igiene e sanità pubblica territoriale a 31 Comuni umbri, quasi tutti della provincia di Perugia, che presentano una maggiore incidenza di casi. Lo ha annunciato l’Anci al termine della riunione di oggi. Le ordinanze dovranno essere adottate dai singoli Comuni che ne stabiliranno anche la decorrenza.

Nella lettera dell’Isp – è detto in una nota di Anci Umbria – si legge che “in considerazione del progressivo diffondersi del Covid-19 sul territorio, tenuto conto che tale diffusione determina un grave rischio per la salute pubblica, si richiede l’emissione di provvedimento ordinativo contingibile ed urgente finalizzato all’adozione delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19”, fra cui, appunto, la sospensione dell’attività didattica. All’incontro hanno preso parte anche il direttore regionale della Sanità Claudio Dario e il commissario per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo i quali hanno ribadito “la necessità dei provvedimenti anche a scopo preventivo, considerato il tasso di propagazione molto elevato dell’infezione”. Per quanto riguarda i comuni sotto i 5 mila abitanti, il direttore Dario ha assicurato che sarà fatta “un’analisi di contesto con evidenza delle specifiche misure di gestione della situazione epidemica da condividere con il sindaco”.

“I sindaci – commenta il presidente facente funzioni di Anci Umbria, Michele Toniaccini – hanno evidenziato che qualora le condizioni epidemiologiche dovessero consentirlo, e in accordo con le autorità sanitarie locali, si potrà procedere a una revisione del provvedimento. Inoltre, è stato anche chiesto che ci siano maggiori controlli sui territori, oltre a quelli effettuati dalla polizia municipale, per non vanificare le misure restrittive adottate con grande senso di responsabilità e con spirito di collaborazione fra enti e istituzioni diversi, con l’unico interesse di tutelare la salute dei cittadini, agendo non solo per contenere la curva epidemiologica, ma anche a scopo preventivo”.

I Comuni coinvolti sono Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giano dell’Umbria e Montegabbione. Provvedimenti restrittivi sono stati già adottati da quasi tutti i Comuni mentre per quanto riguarda la scuola alcuni, come Gubbio, hanno già annunciato lo stop alle lezioni in presenza e altri, Marsciano, che l’attività didattica proseguirà regolarmente.

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