Il grande giorno è arrivato. Nicolò Filippucci, giovane promessa della musica italiana, si prepara a vivere una delle serate più importanti della sua vita artistica. Questa sera, sabato alle 21:30 su Canale 5, il diciottenne di Corciano sarà tra i protagonisti della semifinale di Amici, il talent show condotto da Maria De Filippi che continua a catalizzare l’attenzione di milioni di spettatori.
Entrato nella scuola sette mesi fa, Nicolò ha intrapreso un percorso fatto di sfide, evoluzioni artistiche e grande determinazione. Oggi è considerato tra i favoriti per la vittoria finale, forte anche di un seguito in costante crescita: su Spotify conta oltre 246.000 ascoltatori mensili, il terzo dato più alto tra i concorrenti, mentre sui social è passato da appena 2.000 a più di 66.000 follower, alimentato da decine di fanpage e migliaia di interazioni quotidiane.
Ma non sono solo i numeri a raccontare Nicolò. La sua è una storia fatta di musica e di carattere. Alto un metro e novanta, riccioluto, presenza scenica magnetica, ha conquistato il pubblico brano dopo brano: da Beautiful Things a Knockin’ on Heaven’s Door, da Sweet Dreams a Jealous. Le sue interpretazioni, intense e personali, lo hanno reso uno degli allievi più apprezzati del Serale. Nonostante qualche iniziale scetticismo, come quello espresso da Rudy Zerbi, che lo aveva accusato di essere troppo concentrato sulla tecnica, Nicolò ha saputo rispondere con i fatti: nove vittorie nelle prime undici esibizioni del Serale.
Il punto di svolta è arrivato quando, in segno di coerenza, ha riconsegnato la maglia del Serale dopo un cambio di regolamento deciso da Alessandra Celentano. Un gesto che ha impressionato compagni e pubblico, segnando una nuova fase del suo percorso. Da quel momento, Nicolò ha cantato con ancora più convinzione, ottenendo di nuovo la fiducia dei professori e l’affetto dei fan.
«Voglio dimostrare di essere molto più di un bravo ragazzo con la bella voce», aveva detto. E ci sta riuscendo. Per Amadeus è “una cintura nera di cover”, per Malgioglio “un mango da esportazione”. Anche la ballerina Elena D’Amario lo ha elogiato, parlando di lui come un artista “capace di lasciare un senso di pienezza”.
Il suo talento, però, non si esaurisce con le cover. Gli inediti pubblicati durante il programma raccontano un’identità artistica in crescita: Non mi dimenticherò, Cuore Bucato, Yin e Yang, Un’ora di follia hanno totalizzato milioni di stream, con il brano Yin e Yang riconosciuto tra i più radiofonici da emittenti come RTL 102.5, R101 e Radio Monte Carlo.
Nato nel 2006, Nicolò ha iniziato a suonare la chitarra a 7 anni e a cantare a 9 nel coro delle voci bianche del Conservatorio Morlacchi di Perugia. Cresciuto musicalmente nella scuola “Il Pentagramma”, ha costruito una solida base tecnica, formandosi con la vocal coach Aurora Scorteccia e il maestro Michele Rosati. Un percorso costellato da premi e riconoscimenti, culminato con l’ingresso ad Amici lo scorso settembre, dopo i provini di fine agosto.
Questa sera, sotto i riflettori di Canale 5, Nicolò cercherà di compiere l’ultimo passo verso la finale. Il sogno è lì, a un soffio. Ma, comunque vada, Corciano può già essere fiera del suo giovane gigante dalla voce potente e dall’anima fragile. Il palco, per lui, non è un trampolino: è casa.