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sabato 27 Luglio 2024
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Seggiolini anti-abbandono: ecco cosa prevede la nuova legge

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Gli esperti la chiamano amnesia dissociativa. Un vuoto di memoria, causato il più delle volte dalla stress o dalla fretta, che negli ultimi anni ha colpito tanti genitori e causato l’abbandono involontario e inconsapevole in auto di molti bambini. Tragedie da oggi evitabili grazie a una legge approvata in via definitiva dal Senato. Dal primo luglio del 2019 le auto che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni dovranno essere equipaggiate con un dispositivo elettronico che segnala la presenza dei passeggeri più piccoli.

Il provvedimento si compone di quattro articoli e modifica l’articolo 172 del Codice della strada. In particolare inserisce tra le fattispecie sanzionate per il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini, anche l’assenza di un congegno di allarme. La violazione dell’obbligo sarà punita con una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e in caso di recidiva nell’arco di un biennio è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.

La legge demanda la definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del sistema di allarme a un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà essere varato entro sessanta giorni, e prevede che l’obbligo di installazione dello strumento si applichi dopo centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto e “comunque a decorrere dal 1 luglio 2019”. Prevista anche la realizzazione di una campagna informativa (che sarà curata dal ministero delle Infrastrutture e del ministero della Salute) sul nuovo obbligo, sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi e sui rischi derivanti dall’amnesia dissociativa. La campagna sarà finanziata con 80 mila euro annui per il triennio 2019-2021.

Un altro articolo prevede infine che con appositi provvedimenti normativi possano essere previste agevolazioni fiscali, limitate nel tempo, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato per agevolare l’acquisto dei nuovi apparati.

Si stima che nel mondo in 20 anni siano stati almeno 600 i bambini chiusi in auto e morti per colpo di calore. Ma come si arriva al punto di dimenticarsi il proprio figlio in macchina? I segnali sono svariati: intenso stress, stanchezza fisica e mentale, difficoltà a concentrarsi e a ricordare le cose, difficoltà a dormire, irritabilità, tendenza ad “agire in automatico”. Se ci si sente così, è bene consultare un medico. E intanto prendere dei piccoli accorgimenti che potrebbero fare la differenza.

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