“Quella che celebriamo oggi non è solo una Festa fatta di bandiere, di retorica e di simboli ma è un atto concreto che vuole ricordare i grandi traguardi raggiunti da quel lontano 1886 nella lotta per un impiego dignitoso e per l’applicazione di quello che la nostra Costituzione ha reso un diritto costituzionale come quello al lavoro”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, intervenendo nel giorno della Festa del Lavoro.
“Il pensiero della Festa dei Lavoratori – spiega la presidente Porzi – in questo 2018 lo voglio dedicare ai lavoratori della scuola. Un’istituzione, la scuola e la formazione, troppo spesso vituperata e poco considerata nella sua importanza strategica e che invece meriterebbe sempre di più attenzione sociale. Una scuola di qualità, ben calata nel tessuto economico, potrebbe essere infatti l’unica realtà in grado di risollevare un Paese alle prese con le sfide della new economy, con la modernità che offre moltissime opportunità ma altrettante insidie. E’ dalla scuola che si deve ripartire, restituendole il prestigio e il posto che gli spetta nella nostra società. E la scuola potrà sicuramente contribuire alla costruzione di una nuova cultura che guardi più alla dignità del lavoratore che alla globalizzazione e alla velocità”.
“In questo quadro non possiamo dimenticare, ovviamente, chi un lavoro lo cerca, chi lo sta difendendo con le unghie e con i denti e chi magari se lo è inventato. E’ anche a loro che le Istituzioni tutte devono guardare e l’auspicio è che questa Festa dei Lavoratori possa mantenere vivo l’interesse e l’attenzione su queste problematiche perché, come è solito ripetere Papa Francesco, il lavoro è dignità e il vero obiettivo da raggiungere non è il reddito per tutti quanto il lavoro per tutti”.
commenti
Carlo Ragni
2 Maggio 2018 at 09:17Chiacchiere solo chiacchiere……il lavoro lo creano Artigiani, piccole e medie industrie ma invece vengono spremute dallo stato x produrre chiacchiere……
Massimo Rigucci
1 Maggio 2018 at 19:20per creare lavoro dovremmo avere una classe politica che conosca cosa significa il lavoro quello vero, invece una gran parte di loro parlano di ciò che non conoscono in quanto non lo hanno mai praticato e i risultati si vedono.
Giulietto Albioni
2 Maggio 2018 at 08:47Concordo pienamente Massimo!
Enrico Chico Grassi
1 Maggio 2018 at 18:07La festa dei disoccupati ..
Stefano Magnini
1 Maggio 2018 at 18:06Quanta demagogia quando parlano, sempre le stesse cose, peccato che sono solo parole al vento
Francesco Capodicasa
1 Maggio 2018 at 21:11Vero Stefano
Enrico Chico Grassi
1 Maggio 2018 at 12:32Dai che dal prossimo anno il 1°maggio lo intesteremo ai disoccupati…