“Migliorano i profili della comunicazione nei confronti dei cittadini con figli-utenti delle nostre mense”. Così l’assessore ai servizi scolastici del Comune di Corciano, Franco Baldelli, annuncia l’imminente messa on line sul sito internet della Cooperativa La Torre di una pagina dedicata al Progetto di riqualificazione della refezione scolastica attraverso Project Financing che l’organismo, appartenente al consorzio ‘ABN – A & B network’, curerà per 12 anni. Grazie al web, utilizzato a supporto del percorso, prosegue l’assessore “potranno essere anche suggerite proposte di menù per la cena coerenti con le consumazioni servite a pranzo, per far sì che il processo educativo non si interrompa e, soprattutto, affinché ne possa beneficiare l’intera comunità”.
Una delle principali caratteristiche della nuova modalità di gestione delle mense scolastiche, è l’innalzamento della qualità della ristorazione e, allo scopo, evidenzia Gianluca Tomassi Presidente della Cooperativa “in accordo con le linee guida regionali è stato formulato un nuovo menù che prevede l’utilizzo di pane e pasta integrale, alimenti tipici del territorio, frutta e verdura di stagione, legumi e il giusto apporto di carne e pesce”. “La nostra proposta vuole che il pranzo a scuola non sia un momento staccato dalla restante alimentazione giornaliera – prosegue – per questo verrà distribuito ad ogni famiglia anche un opuscolo contenente le informazioni sull’offerta alimentare a pranzo e un suggerimento settimanale con il menù per la cena e le relative ricette”. Indicazioni che troveranno spazio nel sito, al pari delle altre novità di un progetto che ha posto Corciano all’avanguardia su scala regionale. Tra queste, il cambiamento tariffario, che prevede il pagamento da parte di ciascuna famiglia dei pasti realmente consumati dai figli il cui costo si calcola in base alla classe di reddito rilevata dalla certificazione ISEE dell’anno in corso (il termine ultimo per la presentazione agli uffici comunali è stato prolungato fino al 30 novembre – ndr).
Ulteriori peculiarità, spiegano ancora dalla Cooperativa, la realizzazione di un orto sociale su un terreno di proprietà del Comune preso in affitto, sul quale verranno coltivati i prodotti necessari a soddisfare, dal secondo anno di attività, almeno il 50% del fabbisogno delle mense, mentre il restante verrà fornito direttamente dai produttori del territorio. L’intero processo andrà ad implementare anche la Dispensa Solidale e le eccedenze alimentari che si genereranno, tramite la cooperativa sociale Babele, verranno ridistribuite ai soggetti svantaggiati segnalati dai servizi sociali del Comune. Da non sottovalutare, infine, l’opportunità di occasioni lavorative per le fasce deboli ai sensi della legge 381 del ‘91. “Sensibilizzeremo la cittadinanza con incontri pubblici – conclude l’assessore Baldelli – perché le buone pratiche per una corretta alimentazione assumono valenza in una logica di prevenzione ed il percorso va necessariamente proseguito a casa”.
Ufficio Stampa Comune di Corciano
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Dddddddddddddddddddcs"146
2 Novembre 2015 at 07:51Questa scelta voluta dal l’assessore che da 15 anni si interessa di mense e sociale e dall’apporto della responsabile,fecero chiudere le cucine comunali nelle scuole e le cuoche venero messe in vari uffici con dei costi mensa appaltata nettamente superiori ora tutta la combutta viene avvalorata dal’appalto a 12 anni,c’è la corte dei conti che dovrebbe vigilare………………ma forse che non sia una valvola di sfogo per immettere personale che in questi periodi nei comuni non è possibile?
Dddddddddddddddddddcs"146
2 Novembre 2015 at 07:37È tutto un ladrocinio basta guardare gli appalti 3appalti ditte x,y,z, partecipano tutte e 3 agli appalti ma in ognuno 2 si ritirano e rimane una sola che detta le condizioni,naturalmente vincono X,y,z,ognuna un appalto e dettano il prezzo????? La qualità scadente è poco,il comitato mensa faccia un assaggio al giorno e a fine anno tragga le conclusioni
Sabrina Di Gregorio
31 Ottobre 2015 at 21:25Tutto molto bello! Peccato che si dimenticano di specificare che la retta mensile è quasi raddoppiata e che avere una riduzione in base all’ISEE è difficilissimo, visti gli scaglioni… Quindi la grande maggioranza delle famiglie dovrà pagare il massimo, 70 euro mensili contro i 47 euro dello scorso anno! Per avere un servizio sempre uguale… Senza voler entrare nel merito della qualità… i menù proposti sono troppi particolari e con accostamenti improbabili, tenendo conto che non tutti i bambini mangiano tutto! Mi sta bene l’educazione alimentare ma la priorità dovrebbe essere quella di assicurarsi che mettano qualcosa nello stomaco! Invece molti bambini in alcuni giorni tornano a casa digiuni o quasi perché c’erano accostamenti di portate entrambe poco gradite ai più…
Ho sentito anche che la dietista sarebbe una dipendente della cooperativa… se è vero è un’assurdità… Poi, ultima riflessione… ma come si fa ad affidare un servizio del genere per 12 anni??? Mah…