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venerdì 29 Marzo 2024
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“Smarrimento”, al Teatro della Filarmonica lo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro

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Entra nel vivo la Stagione di Prosa 2021/2022 del Teatro della Filarmonica di Corciano. Domenica 30 gennaio, alle 21, è la volta dello spettacolo Smarrimento, scritto e diretto da Lucia Calamaro, una delle più importanti drammaturghe e registe italiane contemporanee (vincitrice di tre premi UBU e del premio Hystrio alla drammaturgia 2019) e interpretato da Lucia Mascino, attrice poliedrica, la cui carriera spazia dal teatro, alla televisione, al cinema.
Lo spettacolo è nato dall’incontro di queste due talentuose artiste e come scrive la regista nella presentazione dell’opera “è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare”. L’opera narra di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai perché non riesce ad andare avanti. “Gli editori per sfangare l’anticipo – spiega l’autrice – le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia, in modo da tirar su qualche economia, mentre lei non produce niente di nuovo, e in un colpo solo riuscire a vendere all’uscita degli eventi qualche copia delle vecchie opere. Quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare”.

Lucia Mascino dà vita in scena ad Anna, la protagonista, a Paolo, il marito, e all’affiorare di ricordi e immagini che provano a dar loro un trascorso probabile. Ad accomunarli sarà l’inadeguatezza al vivere, da ognuno respinta con terrore. Una sottile nevrosi pervade il racconto, non è chiaro quando è la scrittrice che parla, oppure Anna, la sua creatura, il suo doppio. Il testo si svela poco a poco, a cominciare dalla fatica della creazione artistica alla necessità del quotidiano, attraversando violente emozioni, fino ad arrivare a raccontarsi anche nella veste dell’uomo Paolo, che, in qualche modo insieme alla sua creatrice, affida, alla fine, la sua versione dell’infelicità di vivere.

La protagonista si muove in un continuo alternarsi di pensieri e voci interiori, in una conversazione continuamente interrotta, in un’acrobatica e perfetta rappresentazione del sé, per la quale la ricerca del racconto si fonde con la ineludibile ricerca del senso di esistere. Dall’ordine geometrico dell’inizio si giunge fino alla distruzione di ogni ordine costituito, nel quale, alla fine, resta solo la consapevolezza del ricordo, la necessità del dolore, l’importanza della memoria.
Per accedere a teatro sono necessari Super Green Pass e mascherina di tipo ffp2. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati un’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
È possibile acquistare i biglietti anche online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria

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