Una truffa milionaria ai danni di decine di Comuni ed enti pubblici e di centinaia di migliaia di cittadini per prestazioni e servizi falsamente forniti. Questo il quadro delineato nell’operazione Spazzatura d’Oro condotta in queste ore dal Corpo forestale e dalla Guardia di Finanza di Perugia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Perugia.
Su ordine del Gip gli agenti hanno eseguito il sequestro del bioreattore di Borgogiglione, che va ad aggiungersi a quello giĂ effettuato nei giorni scorsi della discarica di Pietramelina, oltre che di beni societari e personali per oltre 27 milioni di euro.
Quattordici gli indagati complessivamente. Fra essi anche il direttore tecnico della Gesenu, che è stato arrestato.
Nell’indagine vengono ipotizzati i reati di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, truffa, frode nel commercio e in pubbliche forniture, inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e violazioni alle prescrizioni ambientali.
Secondo l’indagine si è verificato un vero e proprio inquinamento ambientale, supportato dagli accertamenti analitici di Arpa e dalle indagini geofisiche del CTU che ha compromesso le acque del Torrente Mussino ed i terreni limitrofi alla discarica in cui è stato rinvenuto percolato affiorante dal sottosuolo.
Nel corso delle indagini è emerso, inoltre, che le operazioni di recupero di rifiuti poste in essere presso gli impianti di Pietramelina e Borgogiglione, gestiti da GESENU S.p.a. e da T.S.A. S.p.a., a favore della GEST S.r.l. (R.T.I. tra GESENU S.p.a., TSA S.p.a., ECOCAVE S.r.l., SIA S.p.a.) aggiudicataria della gestione dei rifiuti urbani e speciali a favore di 24 Comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Integrato 2 (Trasimeno – Perugino – Marscianese – Tuderte), in forza di un contratto d’appalto valido per il periodo 2009 – 2024 del valore complessivo di circa un miliardo di euro, in realtà non venivano effettuate o venivano parzialmente effettuate.
Il Consulente Tecnico dell’autorità giudiziaria ha inoltre rilevato, nel corso della sua attività , deficit di stabilità sia nella discarica di Pietramelina che di Borgogiglione che rappresenta un rischio concreto anche alla luce dei recenti eventi sismici. A seguito di ciò l’A.G. ha provveduto ad informare le massime autorità regionali per le verifiche e l’adozione delle necessarie misure di sicurezza.