Oggi alle ore 18 presso la Libreria CLU di Ellera, ultimo appuntamento per quest’anno della Scuola per Genitori dal titolo “Anoressia e bulimia in famiglia: strategie per intuire e intervenire in famiglia“.Verranno trattati i disturbi del comportamento alimentare: come intuirli in un figlio, cosa fare, quale strategie adottare per farli emergere e per affrontarli. Genitori informati possono fare molto riuscendo a comprendere il problema prima possibile per poterlo risolvere con gli strumenti adatti evitando errori e tentennamenti.
Interverrà la Dr.ssa M.Sara Sanavìo, psicologa e psicoterapeuta.
Vi ricordiamo che per accedere alle lezioni della Scuola per Genitori è necessario associarsi a ment&corpo presso la libreria CLU pagando una quota annuale.
Per info e iscrizioni tel. 075/5171801
http://www.scuolapergenitori.com/
commento
Viviana Alessia
5 Giugno 2017 at 15:03Capito tardi e per caso su questa pagina. Le parole della presentazione in articolo mi danno da pensare: ” come INTUIRE il disturbo alimentare in un figlio… come farlo EMERGERE” . Io personalmente non riesco a coglierne il senso concreto : probabilmente non comprendo data la sinteticita’ della presentazione. Tuttavia a me sembra doveroso, modestamente, anche per personale esperienza e confronto con tanti genitori, circostanziare che Il disturbo alimentare esordisce magari lentamente, ma inconfondibilmente: si VEDE da subito, sia a livello alimentare che, soprattutto, comportamentale. Purtroppo scavalca immediatamente l’ intuizione per diventare evidenza. Non c’ è bisogno di farlo emergere proprio perché C’E’ e si vede. Il problema vero e’ piuttosto quello che nessuno tentenni, ne’ medici di base, ne’ parenti adducendo la vecchia classica affermazione “passera’ , sono sciocchezze dell’ eta’.” Si tratta di riconoscerlo, non intuirlo il problema, accettarlo come avvento di una malattia o quantomeno temere la pericolosità di una restrizione alimentare, evitare il ” fai da te” anche se sembra che il fai da te in famiglia possa apparire come la risorsa più amorevole. È necessario indirizzare invece il malato immediatamente presso un ambulatorio dedicato che lavori con professionalità dedicata e diverse figure medicali di supporto. Non bastasse, bisogna affrontare la malattia in un centro di cura specializzato. La famiglia verrà formata ed istruita sul come fare durante le fasi di consegna del malato agli specialisti che lo devono seguire ad ogni livello. E si auspica, come è ormai nella pratica clinica più avanzata del trattamento ambulatoriale e residenziale di questi malati, che gli specialisti che seguono il malato si dedichino solo alle cure di questi ammalati per i quali c’ è da lavorare con loro indefessamente e faticosamente non v’ è dubbio. Personalmente, auspico che ogni forma di prevenzione della malattia come ogni forma di formazione-educazione-sostegno della famiglia, venga effettuata esclusivamente da specialisti della malattia che conoscono bene ogni piega di questo strazio dei malati poiché con essi vivono quotidianamente a stretto contatto, e che bene conoscono pure lo strazio e lo sconvolgimento delle loro famiglie e, pertanto, possiedono le competenze specifiche per supportare
adeguatamente tutti. Cordiali saluti e buon lavoro.