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martedì 19 Marzo 2024
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Cosa dobbiamo sapere sull’epilessia del cane

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Sad-Dog-on-Hardwood-FloorOggi la nostra rubrica settimanale sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario, ci parlerà di come affrontare le crisi epilettiche del cane. Vi ricordiamo che ogni settimana ci attenderà un tema diverso che potrà essere suggerito anche da voi lettori.

COSA E’ L’EPILESSIA E COME SI MANIFESTA – L’epilessia e’ una malattia neurologica che colpisce circa il 4% dei cani con una percentuale maggiore in alcune razze ( Beagle, Labrador Retriever , Golden Retriever, Irish Wolfhound, Border Collie, Bassotto, Collie).
Essa e’ caratterizzata da crisi convulsive di diversa gravita’ ripetute nel tempo. Le crisi convulsive sono una sintomatologia clinica di un’anormale attivita’ elettrica a livello cerebrale. Questa anormale attivita’ ha come base un’aumentata eccitabilita’ dei neuroni stessi.
Nelle crisi di tipo epilettico la crisi vera e propria puo’ essere preceduta da alcuni sintomi prodromici come stati di ansia, irrequietezza, sguardo fisso, guaiti. Questi sintomi prodromici possono iniziare qualche ora o minuto prima della crisi ed essere piu’ o meno evidenti, quindi non sempre il proprietario e’ in grado di riconoscerli.

LA CRISI – Durante la crisi il cane cade a terra e inizia ad avere spasmi con rigidita’ e/o contrazione degli arti, collo esteso, perdita di coscienza ed eventuale perdita di saliva, urina e/o feci. Le crisi in genere sono abbastanza brevi e durano da 1 a 3 minuti. Se gli episodi durano per un tempo maggiore, bisognera’ provvedere all’immediato intervento di un medico veterinario. Al termine della crisi la maggior parte dei cani torna rapidamente alla normalita’ mentre altri presentano delle alterazioni che possono perdurare fino a 48 ore. I proprietari spesso notano che dopo la crisi l’animale tende a camminare in maniera eccessiva e spesso in circolo o a restare bloccato contro gli ostacoli, o a mangiare e bere in maniera eccessiva. Talvolta si riscontrano disturbi della vista che generalmente sono transitori.
Non e’ possibile prevedere quando il cane avra’ una crisi.

DA COSA E’ CAUSATA L’EPILESSIA – L’epilessia puo’ essere una malattia primaria (o idiopatica), quando l’anormale attivita’ elettrica del cervello e’ determinata da cause genetiche, in assenza di altre patologie sottostanti. Questa forma di epilessia generalmente si osserva negli animali di eta’ compresa da 1 a 5 anni.
Si parla invece di epilessia secondaria quando si e’ in grado di identificare le cause delle crisi convulsive o a carico del cervello (malformazioni, tumori, traumi, infezioni), o a carico di altri organi fuori dal cranio (ipoglicemia, insufficienza epatica o renale etc.); questo vuol dire che le crisi convulsive sono un sintomo di un processo che siamo in grado di identificare.

COME TRATTARE L’EPILESSIA – I farmaci antiepilettici non curano l’epilessia ma cercano di tenere sotto controllo le crisi convulsive diminuendone la frequenza e l’intensita’. Questo vuol dire che anche un cane sotto controllo terapeutico presentera’ delle crisi convulsive.
Ci vuole molta pazienza da parte del proprietario quando si decide di iniziare una terapia antiepilettica poiche queste terapie devono essere adattate alle necessita’ di ogni singolo soggetto; non esiste un “dosaggio” universale. Per riuscire a raggiungere l’effetto terapeutico desiderato potrebbe essere necessario provare diversi dosaggi e/o l’utilizzo di uno o piu’ farmaci.
Molti sono i fattori che vengono presi in considerazione prima di decidere se inizare o meno la terapia. Uno di questi e’ il numero di crisi in un mese; oltre le 2 crisi al mese si consiglia l’inizio della terapia. Altri fattori che vengono presi in considerazione sono lo stato di salute del cane ( i farmaci antiepilettici possono dare effetti collaterali), la volonta’ e pazienza del proprietario. Una volta iniziata la terapia, dovra’ essere portata avanti per tutta la vita dell’animale. I farmaci comunemente usati sono il fenobarbitale, il bromuro di potassio, il diazepam e farmaci di nuova generazione come l’imepitoin.

COSA FARE SE IL VOSTRO CANE HA UNA CRISI – Per prima cosa non farsi prendere dal panico! Anche se sembrano durare un’eternita’, la maggior parte delle crisi sono brevi. La prima cosa da fare e’ quella di assicurarsi che il cane non si faccia male; chiudere le porte, fare attenzione che non vadano a sbattere contro gli spigoli, ed evitare l’accesso alle scale. Spesso durante una crisi il cane serra la bocca quindi non cercare di infilare le mani nella bocca per tirare la lingua (il cane non la ingoia), perchè potreste essere morsi o il cane potrebbe mordersi la lingua facendosi male. In alcuni casi il vostro veterinario potra’ consigliarvi di somministrare del diazepam per via orale o rettale. Il comportamento dopo una crisi potrebbe essere alterato con irrequietezza e ricerca di cibo. A volte dopo una crisi, il cane puo’ mostrarsi irritabile; in questo caso fate attenzione soprattutto se sono presenti dei bambini.

VIVERE CON UN CANE EPILETTICO – La maggior parte dei cani epilettici possono condurre una vita relativamente normale. Alcuni di essi dovranno assumere farmaci diverse volte al giorno ma questo non vuol dire che non possono andare a correre, giocare e divertirsi. L’eccitazione del cane non comporta in alcun modo il sopraggiungere delle crisi convulsive. Tenere un diario dove poter annotare le crisi, la durata delle stesse e la loro intensita’, potra’ aiutare il vostro veterinario a valutare l’efficacia della terapia. E’ importante che seguano un regime dietetico bilanciato e che facciano controlli periodici dal vostro medico veterinario.

Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario

LE VOSTRE DOMANDE – La dottoressa Marzia risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente in email. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che questa rubrica non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci
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