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venerdì 26 Aprile 2024
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Grifo in B, i caroselli partono anche da Corciano

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stadio curi bLa lunga attesa è finita ed una nuova avventura è iniziata per l’A.C. Perugia Calcio che approda di nuovo e dopo una faticosa ma gloriosa risalita in Serie B.
Tutto il perugino  – più di 22 mila i biglietti venduti per assistere al match –  è dunque in festa per il gran ritorno, inclusa Corciano da dove in centinaia si sono recati allo Stadio Curi spinti da un granitica fede biancorossa.

CAROSELLI – Dopo il fischio finale della gara del Curi che, con l’1-0 al Frosinone, ha decretato la risalita della squadra biancorossa nella serie cadetta, diverse centinaia di tifosi del Grifo si sono riversate nelle vie della città.
In tutta la periferia e nei centri limitrofi, a partire da Corciano, in tanti hanno assistito alla partita trasmessa in diretta su Rai Sport, dopodiché parecchi hanno deciso di accodarsi ai caroselli che hanno raggiunto il capoluogo con clacson spianati e molti cori inneggianti alla serie B.
Il centro perugino si è quindi trasformato in un mare biancorosso per una festa di popolo che ha coinvolto tifosi e cittadini.

UN PO’ DI STORIA – Secondo quanto riferisce l’Ansa, il Perugia aggiunge con la promozione odierna in serie B un’altra tappa significativa alla storia del club biancorosso degli ultimi 50 anni, che conta – dall’anno della sua fondazione, il 1905 – 13 partecipazioni al campionato italiano di Serie A, dove ha conseguito come miglior piazzamento un secondo posto nell’annata 1978-1979, quella dello storico record d’imbattibilita’.
Dal 1967 al 1974, il Perugia disputo’ vari campionati di Serie B di buon livello ma fu nel campionato 1974-1975, l’ottavo consecutivo in Serie B, che avvenne la vera e propria svolta, con l’avvento alla presidenza dell’imprenditore pugliese Franco D’Attoma e con un nuovo staff tecnico e dirigenziale (Ilario Castagner in panchina, Silvano Ramaccioni direttore sportivo).
Una nuova svolta nella storia della societa’ avvenne sul finire del 1991, quando Luciano Gaucci, imprenditore romano gia’ vicepresidente della Roma, rilevo’ un Perugia che si barcamenava in Serie C1 ed era sull’orlo del fallimento. Nella stagione 1995-1996 il Perugia, con Giovanni Galeone in panchina e trascinato dai gol di Marco Negri, il salto in Serie A. Una permanenza durata pero’ soltanto un anno, ma l’anno dopo il ritorno’ immediato in massima serie, per restarci 6 anni.
Nel 2005, pero’, il Perugia venne escluso dal successivo campionato di Serie B dalla giustizia sportiva per problemi economici. Riusci’ a iscriversi al campionato di Serie C1 sotto una nuova amministrazione societaria, capeggiata da Vincenzo Silvestrini e denominata Perugia Calcio. Al termine della stagione 2007-2008 la famiglia Silvestrini decise di lasciare la proprieta’. Il 10 luglio 2008 il club venne acquistato dal Leonardo Covarelli, reduce da tre annate alla guida del Pisa.
Nel girone A la Prima Divisione 2009-2010, poi per problemi finanziari, la societa’ venne dichiarata fallita, con la revoca dell’affiliazione e la ripartenza dai dilettanti. Il 12 luglio 2010 nacque l’Associazione sportiva dilettantistica Perugia Calcio, con a capo l’imprenditore Roberto Damaschi. Tra il 2011 e il 2012 il doppio salto di categoria fino alla prima divisione: l’anno scorso la finale play-off per la B persa con il Pisa.
Oggi, la vittoria con il Frosinone e il ritorno in B.

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