Le dichiarazioni recentemente rilasciate alla stampa da esponenti della Lega e di Fratelli di Italia sui centri culturali islamici e in particolare su quello di Ellera ci sembrano non solo strumentali, ma in primo luogo tendenziose perché tese ad alimentare un’ondata di insicurezza diffusa per propagandare la necessità di una legislazione penale di emergenza e discriminatoria come l’istituzione di un reato specifico di integralismo islamico. Questa proposta ci sembra fondata su un integralismo speculare a quello che si vorrebbe contrastare.
Come più volte fatto presente dalle istituzioni europee, dalle associazioni laiche e religiose, da chiunque si interroghi sulle politiche più efficaci per affrontare gli effetti della radicalizzazione in corso in Europa, le norme respingenti, fondate sull’islamofobia e sul rifiuto dell’altro, sono quelle che più facilmente diventano il brodo di cultura di fenomeni, ultraminoritari, che abbiamo sempre combattuto e condannato. Continuare a trasmettere sempre lo stesso messaggio, quello dello scontro di civiltà, alimenta solo odio e divisione e nega all’altro e a se stessi anche solo la possibilità di una qualsiasi convivenza. Così infatti si mantiene un clima di guerra permanente e infinita, dentro e fuori dai confini, e si rimette in discussione il principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico per cui la responsabilità penale è personale.
Reputiamo giusto e necessario che le forze dell’ordine continuino a svolgere il lavoro di intelligence per prevenire reati, ma respingiamo la logica di chi considera l’altrui credo religioso come un pericolo. A chi invoca la “sicurezza” ricordiamo che il progetto reazionario jahedista recluta ormai da anni sul web e non nei centri islamici che a volte si usano anche come luogo di culto. In questi luoghi sono anzi le stesse comunità a non condividere propositi criminali. Noi non stiamo al gioco di chi individua indistintamente in una comunità “altra” un nemico contro cui scagliarsi e alimenta tensioni e sospetti nel corso del confronto elettorale per le amministrative.
Circolo PRC “C. Tiroli” di Corciano
commenti
Andrea Primavilla
29 Maggio 2018 at 22:15Livello medio dei commenti: oltre la soglia tollerabile dell’analfabetismo funzionale.
Luca Bacchi
29 Maggio 2018 at 21:46Ma come mai il Circolo Comunista non gli concede i propri locali per le preghiere ?? Cosi possono integrarsi.
Luca Mattioli
29 Maggio 2018 at 17:18Inneggiare all’odio non è costruttivo. Fare proposte di integrazione e rispettare i diritti dovrebbe essere il primo passo verso un comune coeso e non lacerato da “guerre” di fazione o religione. In Italia esiste la libertà di culto e Corciano è sempre stata accogliente, ma non bisogna adagiarsi sugli allori. Solo con un lavoro continuo di tutti si può avere una società coesa e forte. Le discriminazione non fanno parte e non devono far parte della nostra società. Creare falsi nemici porta solo allo scontro, includere nelle nostre vite tutti e tutte è la strada giusta.
Bruno Nucci
29 Maggio 2018 at 20:25Manca Amen…in Italia oltre la libertà di culto esiste il rispetto della nostra terra, tradizione e cultura e questa non esiste, non è creare falsi nemici ma è guardare la realtà “fatti un giro nel quartiere vieni a vedere” e basta con questi commenti letti sui libri stampati…la realtà è un’altra fatela finita
Enrico Chico Grassi
29 Maggio 2018 at 16:16La notizia è vecchia lo sappiamo..ma il dubbio di molti era ….cè o nn cè…cque grazie di tenerci informati sul nostro comune ….forse siete gli unici …
Corcianonline
29 Maggio 2018 at 16:12Interveniamo perché teniamo ad una corretta informazione e al rispetto dei nostri lettori. A questi ultimi consigliamo di non limitarsi al titolo che, se da un lato cerca di sintetizzare il fatto, dall’altro invita alla lettura dell’articolo. Inoltre in ogni articolo presente su Corcianonline – e non su facebook – si può essere sicuri della data di pubblicazione dello stesso.
La “moschea” – così definita sia perché alcuni si riferiscono in questo modo ad essa sia per esigenze di sintesi – è la sede dell’associazione culturale islamica Assalam dove comunque si svolgono iniziative di preghiera e culto.
La notizia dell’arrestato è vera – non l’avremmo pubblicata in caso contrario – ma è del 14 luglio del 2017.
Grazie dell’attenzione.
Enrico Chico Grassi
29 Maggio 2018 at 16:11La moschea cè….è un capannone riconvertito proprio davanti la bea color in via ponchielli …. (se nn l hanno spostata)
Claudia Papini
29 Maggio 2018 at 15:37Ma non avevano detto che la Moschea non c èra? Sono veramente I peggiori
Andrea Biancalana
29 Maggio 2018 at 15:33Ma la moschea ad Ellera c’è o no ? E la notizia di qualche giorno fa dell’arresto di un predicatore che l’aveva frequentata è vera o falsa ?
Enrico Chico Grassi
29 Maggio 2018 at 16:13Andrea Biancalana e proprio dietro la tua vecchia casa paterna…poi chiedi a tuo fratello..è lui che me l ha indicata…cè pure una scritta
Enrico Chico Grassi
29 Maggio 2018 at 15:03Corcianesi Andate a votare…loro sicuramente sono molti ma nn si rendono conto quanto siamo noi…è l occasione giusta x sbarazzarcene una volta x sempre …..
Giuliano Milleni
29 Maggio 2018 at 15:01Betti è una rovina dell’economia….
Enrico Chico Grassi
29 Maggio 2018 at 14:58Molto bene un motivo in più x nn eleggere il compagno Betti e i suoi amici