L’Umbria è malata di sclerosi multipla. Secondo le stime dell’AISM sono 1600 i malati registrati attualmente: un dato che, rapportato alla popolazione, fa della regione una delle più colpite dalla malattia neurodegenerativa cronica.
In Italia i pazienti affetti da sclerosi multipla sono 114mila e si registrano 3.400 nuovi casi ogni anno.
La malattia esordisce perlopiù tra i 20 e i 30 anni. Le donne sono le più colpite con un rapporto di 3 a 1 sugli uomini.
Di orizzonti della ricerca scientifica su una patologia a oggi priva di cure risolutive si parlerà a Villa Umbra di Pila sabato 10 giugno nel convegno annuale promosso dalla sezione provinciale di Perugia di AISM associazione italiana sclerosi multipla.
Al convegno parteciperanno i nomi più noti sul territorio per ciò che riguarda la diagnosi, il monitoraggio della malattia e gli orizzonti terapeutici: non ultimo, oggi alla ribalta nell’attualità, quello della cannabis terapeutica, con un’incursione di un massimo esperto nazionale, Pasquale Annunziata, professore associato di Neurologia all’università di Siena.
I dati epidemiologici e i possibili percorsi diagnostico-terapeutici regionali saranno discussi da Paola Sarchielli, responsabile del Centro SM di Perugia il ricercatore Massimiliano Di Filippo parlerà delle novità dalla ricerca.
Avere la sclerosi multipla significa fare anche i conti anche con gap assistenziali, di welfare, di accesso a riabilitazione, ausili e presa in carico globale, come necessiterebbe una patologia ad alta complessità: di queste e altre urgenze parlerà Luca Conte, presidente della sezione perugina di AISM.
L’associazione è attiva sul territorio tutto l’anno per servizi di prima assistenza, ma anche supporto e informazione, attività fisica di vario livello, benessere e yoga, autoaiuto, raccolta fondi in piazza, aggregazione. Il tutto, con le sole forze del volontariato – in maggioranza giovane, formato dagli stessi malati – e dei ragazzi in servizio civile nazionale.