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venerdì 29 Marzo 2024
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Solomeo ospita Monica Guerritore, al Teatro Cucinelli con la commedia ‘Qualcosa rimane’

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monica guerritoreMonica Guerritore nel doppio ruolo di regista e interprete porta in scena al teatro Cucinelli di Solomeo, domenica 17 gennaio, alle 21, “Qualcosa rimane”, commedia di successo del Premio Pulitzer Donald Margulies.
Insieme ad Alice Spisa, giovane attrice vincitrice del Premio Ubu 2013, la straordinaria artista veste i panni della scrittrice di talento Ruth Steiner che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all’insegnamento a pochi giovani allievi dotati e in particolare a una giovane scrittrice affamata di tutto.

La donna ha un vissuto misterioso, che è allo stesso tempo dolore e nascita del suo diventare “scrittrice” e che rivelerà alla sua allieva/amica solo a seguito dell’intimità che si verrà a creare tra loro: la complessa relazione affettiva, quando era una giovanissima aspirante scrittrice, con Delmore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore, mentore tra l’altro di Lou Reed all’Università di Syracuse e protagonista del Dono di Humboldt di Saul Bellow e l’esperienza nel mondo rivoluzionario della Beat Generation (Ginsberg, Kerouac, William Borroughs…).
La giovanissima Lisa percepisce la potenza di quel mondo, fatto di esperienze, ma la fretta, dominus della gioventù, le fa sembrare impossibile arrivare a tanta ricchezza creativa. Lei che ha tempo non vuole sprecarlo: vuole scrivere, vuole produrre, vuole pubblicare anche a costo di tradire.

“La giovane Lisa è intelligente al punto da riconoscere il talento della sua “maestra” – dice Monica Guerritore – determinata al punto di volere imparare da lei la tecnica della scrittura, sensibile al punto da percepire la pienezza della donna, ma impaziente o avida (o disillusa?) al punto da non volere aspettare che la vita lavori su di lei creando radici nel suo cuore… E ruba così “la vita dell’altra”… tradimento della relazione maestro-allievo, copia e incolla tipico del nostro tempo fatto di repliche o semplicemente “morte “a ciò che sta morendo per dare “vita” a ciò che sta cominciando a vivere; e non importa se ciò che comporta è il tradimento? Tradire in fondo pesca il suo senso da tradurre, andare da un’altra parte.
Questi sono i temi, tanti e fluidi, così come la vita insegna, che scruto con la mia regia. La mia visione del testo, come spesso mi accade, travalica il testo scritto, per andare a cercare… capire… Per me il teatro è innanzitutto il “cosa”… e poi c’è il “come”… Lou Reed, Patti Smith, Leonard Cohen, allievi di quegli artisti saranno in scena con le loro stupende ballate. Ho fortemente voluto Alice Spisa per interpretare il complesso ruolo della giovane Lisa Morrison e a confrontarsi con me nel ruolo di Ruth Steiner. Rivedo in lei me ragazzina nei miei primi grandi ruoli e la grinta e il talento dei miei anni: sarà una dura lotta. Lunga. Che non si esaurisce in una sera in palcoscenico… Il teatro è anche questo. È faticoso ed emozionante. Al cielo si sale con le mani. Non ci sono ali (o aiutini, scorciatoie). Ci sono le mani…le nostre operose mani. Ci vediamo in palcoscenico.”

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