Lavoratori non in regola sono stati scoperti in due autolavaggi, a Castel del Piano e a Corciano, nel corso di una serie di controlli svolti dai carabinieri, che hanno sequestrato le due strutture e denunciato i rispettivi titolari. L’operazione ha visto impegnati in un servizio mirato nel settore autolavaggi, i carabinieri della compagnia di Perugia coadiuvati dal personale del nucleo ispettorato del lavoro, il personale ispettivo della Direzione territoriale del lavoro, dell’Ispettorato provinciale del lavoro, e unità della Asl.
In particolare, nel primo autolavaggio, a Castel del Piano, è stata riscontrata la presenza di un lavoratore extracomunitario non regolarmente assunto e privo del permesso di soggiorno.
Nell’autolavaggio di Corciano, invece, tutti i lavoratori erano impiegati a nero. Infatti, al momento dell’intervento, i militari hanno sorpreso tre extracomunitari intenti a pulire un’autovettura, tutti senza regolare contratto di assunzione. Uno di loro, senza permesso di soggiorno, era anche destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dalla questura di Perugia. Per tale motivo era stato già adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per il superamento della percentuale del 20% del personale non in regola.
I carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro preventivo di entrambi gli impianti di autolavaggio, a seguito dell’inottemperanza all’ordine di sospensione delle attività precedentemente impartito ai due titolari. Il servizio si è concluso quindi con la denuncia dei due cittadini egiziani titolari delle imprese, rispettivamente un 31enne residente a Fiumicino e un 32enne domiciliato a Perugia, entrambi regolari e con precedenti di polizia, nei cui confrtoni sono anche scattate sanzioni per la somma complessiva di 21.000 euro a causa di violazioni in materia di igiene e salute sul posto di lavoro.