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giovedì 28 Marzo 2024
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Luca Aiello, maratoneta non vedente, si prepara ai 42 km del Mugello: “Quando corro, volo”

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Una gara a Rancolfo

Quando nello sport è necessario credere fermamente non solo in sé stessi ma anche nell’altro.
Luca Aiello, disabile visivo di 43 anni, parteciperà sabato alla Maratona del Mugello con la maglia della Associazione Podistica Corciano; lo farà con Guido Genovese, atleta e grande amico, che correrà al suo fianco come accompagnatore fino al traguardo.

Per Luca tornare a correre di per sé è stato un grande traguardo. Afflitto fin dalla nascita da una malattia visiva degenerativa, negli anni ha dovuto fare i conti con la progressiva perdita della vista che lo ha costretto a ridurre e quindi ad abbandonare tutte le attività sportive per cui ha sempre nutrito una grande passione. “Verso i due anni circa – racconta – i miei genitori si accorsero di qualche mia défaillance. All’epoca si pensò ad un forte disturbo di miopia e astigmatismo ma intorno ai nove anni cominciai ad avere improvvisi peggioramenti: difficoltà nel distinguere i colori, abbassamento del senso della profondità. Smisi di andare in bicicletta, di nuotare e poi, piano piano, anche tutte le altre attività che facevano gli altri bambini. Ormai riesco a distinguere solo movimenti fatti a distanza ravvicinata. Una mano davanti agli occhi la percepisco come un’ombra su uno sfondo luminoso ma basta una luce in più perché nella mia mente diventi tutto bianco”.

In questa condizione è già difficile muoversi per compiere semplici azioni o spostarsi, figuriamoci la corsa. Eppure basta un’aiuto, la guida di una mano esperta, e tutto diventa possibile.
Luca lo ha scoperto grazie all’incoraggiamento degli amici e di una cara amica in particolare. Con il suo aiuto ha cominciato dapprima ad impegnarsi nell’attività di walking e poi nella corsa leggera.
Le camminate veloci in esterna, all’inizio brevi e su facili percorsi, si sono fatte sempre più articolate tanto che ad un certo punto è scattata la molla: perché non provare la corsa agonistica?
“Per una persona che non vede – racconta Luca – la spazialità è fondamentale, riuscire a muoversi negli ambienti e avere la libertà di movimento è una cosa importante perché si è sempre vincolanti e dipendenti dagli altri. Anche se oggi si fa tanto per l’autonomia dei non vedenti in realtà ancora siamo lontani dal renderci totalmente indipendenti. La corsa? Per me è come volare: quando stacco i piedi da terra per la falcata ho la sensazione di spiccare il volo”.

Dalla camminata alla corsa agonistica il passo però non è stato facile. “Correre non è come camminare. E farlo in due complica le cose, serve molta fiducia: fiducia reciproca e in sé stessi. “Anche per chi fa la parte della guida – racconta Luca – è un salto nel vuoto. Un ruolo di responsabilità che spaventa un po’. Si ha paura che possa succedere qualcosa, non vedere gli ostacoli, cadere”.
Per correre si usa piccolo dispositivo, una sorta di braccialetto doppio di stoffa con cui si cingono i polsi dei due atleti che possono correre fianco a fianco a pochi centimetri di distanza. “Da un lato c’è la guida che impartisce i comandi a voce avvertendo su eventuali ostacoli e cambi di direzione, dall’altro ci sono io che devo impostare l’andatura ascoltando i suggerimenti e facendo attenzione a come la guida muove il braccio per capire il ritmo. È un vero e proprio lavoro di sincronia”.

E dopo mesi trascorsi a macinare chilometri di walking Luca si è sentito pronto per un tipo di corsa più serio. Dato il maggior impegno necessario, sia per quanto riguarda gli allenamenti che la forma fisica, è arrivato in suo aiuto Guido Genovese, “un atleta esperto, un grande amico e – scherza Luca – una guida di nome e di fatto”. La loro prima esperienza è degna di nota: in montagna, sulla neve e sotto una bufera si sono messi a correre insieme. Con questo spirito correranno fianco a fianco anche alla Maratona del Mugello, la più antica d’Italia, che prenderà avvio sabato 19 settembre 2015 a Borgo San Lorenzo in Toscana per un percorso suggestivo lungo 42 km che si snoda sulle strade del Mugello.

Ma l’impegno di Luca Aiello non finisce qui. Ha dello straordinario ad esempio il fatto che Luca è diventato talmente esperto nella corsa che si è trovato ad allenare dei suoi amici perfettamente in grado di vedere. “Me lo hanno chiesto loro – racconta – perché volevano avvicinarsi alla corsa. Ora riescono a fare 20 o anche 30 chilometri alla settimana. Ci sono le solite difficoltà all’inizio ma, una volta superate, si vola insieme”.
Inoltre Luca con lo stesso Guido Genovese e ad altri appassionati hanno fondato la nuova Associazione ASD San Martino – affiliata all’ANPVI (Associazione Nazionale Privi di Vista e Ipovedenti) – che ha lo scopo di diffondere la pratica del podismo superando anche i limiti fisici e mentali dovuti alle disabilità. “Ci rivolgiamo a quanti affetti da patologie nella speranza di essere un esempio per coloro che vogliono associarsi ed avvicinarsi al mondo della corsa o comunque riuscire a rimettersi in forma ed uscire da alcuni tipi di problematiche, come l’isolamento”.

Lorenzo G. Lotito

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