Una serata di emozioni, applausi e orgoglio sportivo ha animato il PalaBarton giovedì 12 giugno, in occasione dei 135 anni di attività dell’Asd U.S. Braccio Fortebraccio di Perugia, storica società ginnica. Un anniversario che ha celebrato più di un secolo di sport, passione e impegno educativo con un grande evento aperto alla cittadinanza, coinciso con il tradizionale saggio di fine anno sportivo. Protagonisti della serata sono stati bambini e ragazzi iscritti ai corsi di baby gym, avviamento alla ginnastica, ginnastica artistica e ritmica. Con entusiasmo e grande preparazione, si sono esibiti davanti a un pubblico caloroso fatto di famiglie, amici e semplici appassionati, trasformando il saggio in una vera festa della comunità.
Un dato significativo emerso durante la manifestazione è che molte delle giovani atlete che compongono i gruppi agonistici provengono dal territorio corcianese. Un segno concreto del legame sempre più forte tra la Braccio Fortebraccio e l’intera area metropolitana perugina, che guarda con attenzione alla promozione dello sport giovanile e all’eccellenza formativa.
Durante la serata anche le premiazioni delle eccellenze sportive della società, che nell’ultima stagione hanno conquistato importanti risultati a livello nazionale e internazionale.
A spiccare è stata la squadra di ginnastica estetica di gruppo, guidata con maestria dall’insegnante Marina Zoueva, premiata per uno straordinario palmarès: titolo italiano 2024/2025, vittoria della Coppa Italia per due anni consecutivi (2023 e 2024), e soprattutto l’oro internazionale conquistato in Canada nell’aprile 2025, nella seconda prova di Coppa del Mondo.
Riconoscimenti anche per le atlete della ginnastica ritmica, allenate da Svetlana Durdenevskaya, protagoniste di un risultato storico: il ritorno della squadra in Serie A2, traguardo che corona una stagione ricca di impegno e determinazione. La celebrazione ha offerto così un doppio sguardo: al passato glorioso di una società che dal 1889 rappresenta un punto di riferimento per lo sport perugino, e al futuro, rappresentato dalle nuove generazioni di atlete e atleti che con dedizione continuano a scrivere la storia della Braccio Fortebraccio.