Niente recita di Natale alla scuola dell’infanzia del Girasole. Il fatto è riportato da un articolo del Corriere dell’Umbria che mette a confronto due posizioni: quella di alcuni genitori che si dicono delusi dalla decisione di mettere fine a una tradizione storica e quella del dirigente scolastico che argomenta puntualmente le ragioni organizzative.
“Non riusciamo a capire – spiega una mamma al quotidiano umbro – cosa c’è dietro una scelta del genere, la recita di Natale era un momento atteso da tutti noi, grandi e bambini”. Sulla decisione in questione, riporta il Corriere dell’Umbria, c’è anche un verbale del consiglio di intersezione della scuola ma i genitori hanno chiesto di saperne di più.
Puntuale è quindi arrivata la risposta del dirigente Pierpaolo Pellegrino che si dice comunque sorpreso dal fatto che non sia stato contattato direttamente dai genitori. “Dietro la decisione – spiega nell’articolo del quotidiano – ci sono più ragioni. La scuola conta nove sezioni, ogni sezione dovrebbe essere impegnata nella recita in giorni diversi, quindi il nove giorni. La recita richiede una complessa organizzazione che impegna non soltanto le insegnanti ma anche il personale ausiliario. Nove giorni sono troppi, non possiamo permettercelo. Abbiamo pensato di accorpare l’evento ma non risulta possibile per motivi di sicurezza. La nostra, purtroppo, è una regione altamente sismica e non possiamo permetterci di affollare i luoghi pubblici più del dovuto, soprattutto se ci sono di mezzo i bambini. Inoltre in questo modo ci siamo uniformati alle scuole dello stesso circolo didattico che non prevedono questa attività. Ma per i bambini sarà comunque Natale. “In alternativa alla recita – spiega il dirigente – abbiamo pensato a giochi e laboratori natalizi che verranno svolti la mattina. Sarà comunque un valido momento di condivisione, visto che faremo leva su quelli che sono i reali valori della festa”.
Come ogni anno, il giorno prima delle vacanze arriverà Babbo Natale che porterà i doni e il sacchetto di caramelle e cioccolatini.
commenti
Alessandro Martucci
25 Novembre 2019 at 12:00Ma per carita…
Riccardo Cagiola
24 Novembre 2019 at 23:42Che schifo s vergogna
Franco Pioppi
23 Novembre 2019 at 17:11La toppa del dirigente scolastico è peggiore del buco !!! Caro dirigente non le auguro Buon Natale!!!!!
Roberta Ricci
23 Novembre 2019 at 17:31Franco Pioppi concordo
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 15:19Giovanna Favacchio quello che avevo “suggerito “,anche per l’esperienza quasi quarantennale ,di maestra della scuola d’infanzia .Tra l’altro vorrei dire ,che ho atteso tanto di vedere io ,dall’altra parte i miei nipotini ,visto che come mamma ,ero sempre a scuola !Proprio mi doveva capitare che la mia nipotina ,frequentare una scuola dove il Natale ,cioè ,la “recitina “veniva abolita …..Me ne farò una ragione ,ma un po mi dispiace ….
Laura Germini
23 Novembre 2019 at 14:46Anche questo, gli levano…. Poveri bambini, studiare solo studiare, anche la recita, qualunque essa sia, è un momento di aggregazione, lo stare insieme agli altri, soli e soli, sono sempre unici, poi ci dicono non socializzano, che non sanno giocare con gli altri, ma se invece è un problema di sicurezza…. Si va in uno spazio adatto
Michele Brucolini
23 Novembre 2019 at 14:01punto primo, a chi non ha figli piccoli, mi verrebbe da dire, state nel vostro… ad ogni modo…
Complimenti …. a quelle persone che guardano i fatti con soli occhi EGOISTI di genitore (che per altro io stesso sono) che si sente privato di qualcosa che pretende e pensa sia scontato e a quei giornalisti irresponsabili, che pur di fare notizia alimentano polveroni privi di senso.
Cari genitori, anche io sono uno di quelli che non vedrà il proprio figlio nella giornata a loro dedicata, ma francamente ciò che conta è che lui STIA BENE e PASSI ORE PIACEVOLI, in sicurezza e senza noi genitori che spesso li limitiamo apprensivamente e… se poi proprio vogliamo parlare di TRADIZIONI, beh… non sarà certo una singola recita/spettacolo/evento mancato assieme a mio figlio a rovinarmi lo spirito natalizio e il suo LUNGO PERIODO… mi sembra tanto una scusa per SPARARE A ZERO… evidentemente o non avete niente da fare durante le vostre giornate o più miseramente, non sapete cogliere e distinguere le vere priorità della vita.
Non sono questi i problemi. #CRESCETE
Giacomo Capone
23 Novembre 2019 at 10:06Premessa: sono di parte (marito di un insegnante) ma mi va di esperire comunque il mio pensiero sulla questione “Scuola dell’infanzia: Recita si, recita no”. Lo farò non tanto per difendere la scelta delle Maestre, che conoscendo la grande passione che mettono nella “missione” che svolgono (perché se fosse un lavoro non ci sarebbero più insegnanti nella scuola dell’infanzia) manco ci sarebbe da parlarne. Voglio però guardare la questione da un altro punto di vista. Di fatto siamo arrivati al paradosso che le scelte didattiche/pedagogiche di una scuola devono avere il benestare preventivo di quella che è diventata una sorta di scuola parallela: quella gestita dai Genitori. I quali se si sentono superati nei “loro” programmi didattici mettono in piedi la macchina Social per far sì che tutto rientri nelle loro sfere decisionali. Tutto ciò naturalmente trincerandosi dietro la motivazione principe del “poveri bambini che gli viene tolto sempre qualcosa”. Quegli stessi bambini che quando incontrano una Maestra al di fuori dell’ambiente scolastico l’abbracciano e le sorridono come se avessero incontrato la loro Star preferita. Il polverone Social però ha prodotto comunque articoli sui giornali, ha costretto il Dirigente scolastico a giustificare e difendere una scelta che fino a qualche tempo fa ricadeva nella sfera “discrezionale della Scuola”, ha ridotto tutti gli sforzi delle Maestre ad una rappresentazione, che ho sempre avuto la sensazione che quelli che dovrebbero essere gli unici e veri protagonisti ne avrebbero fatto volentieri a meno. C’è un comico che usa spesso come intercalare la frase “Quando eravamo sani di mente……”, ecco quando eravamo sani di mente si usava spesso dire “Mastri e mestieri, ad ognuno il suo mestiere”. Basterebbe poco, i genitori facessero i genitori senza minare l’autorevolezza della scuola fin da quella dell’infanzia e senza delegare alla scuola parte dei loro compiti. Avremmo cosi ragazzi consapevoli, educati e preparati.
Michele Brucolini
23 Novembre 2019 at 18:04Assolutamente d’accordo, ma molti genitori pensano che sia tutto DOVUTO e danno per scontato anche ciò che presente difficoltà organizzative e logistiche. Appellandosi a scuse colorite, come mancanza di voglia o peggio ancora a condizionamenti etnici, come visto su Perugia Today… Beh… è evidente che tali persone manchino di ragionevolezza e siano talmente cieche ed egoiste da vedere solo ciò che vogliono vedere.
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 09:52Contro la voglia del “non fare “tutte le giustificazioni si fanno.valide! Ho insegnato tutti i miei.anni jn scuole dell’infanzia con 4 sezioni. …La cosiddetta recita di Natale ,nkn è mai mancata !Momento di condivisione ;di socializzazione tra genitori ..insegnanti. ..bambini. .collaboratrici e dirigente che non è mai mancato .La cosiddetta “recita”,è sempre stata Unica ,4,sezioni insieme ,che nella preparazione che la precedeva ,erano.investite tutte le aree ;didattiche, linguistiche ..logico matematiche …motorie ..affettive. ..In ultimo la conclusione ,”recita ” è sempre avvenuta di mattino ore 2,nelle quali ore tutti erano al lavoro ,quindi non ore straordinarie ..ma semplicemente voglia di stare insieme ,collaborando.un po.tutti !Non so come si potrebbe “aggiustare al Girasole, credo.solamente se c’è la volontà ,visto che si è sempre fatta ,si potrebbe anche fare.Mi scuso.ma questo è il mio pensiero ,condivisibile o meno….
Marydè Franceschini
23 Novembre 2019 at 06:58Quando i miei figli andavano a scuola le recite le facevano al CVA. ..
Ambra Marconi
23 Novembre 2019 at 06:43Io non capisco…sono state sempre fatte. Anno scorso sono andata a vedere la nipotina e tutto mi era sembrato normale, come quella di fine anno dove le classi erano coinvolte pressoché tutte. Cosa c’è di tanto problematico?
Capisco che sia un impegno in più per le maestre…ma abbiamo tolto molto ai bambini così facendo.
Dubravka Banovic
23 Novembre 2019 at 06:32Ma….
Caterina Delorix
22 Novembre 2019 at 22:48Ho un figlio in quella scuola, e anche se un po’ può dispiacere non vedere i bimbi cantare, so bene le ragioni delle insegnanti e i bambini hanno tante altre attività a scuola per vivere a pieno il natale. Vi assicuro che la stra grande maggioranza dei genitori dei 250 bambini di quella scuola sono stati intelligenti nel capire e credere nelle motivazioni delle insegnanti che nulla tolgono ai nostri bambini.. è una scuola piena di moltissime attività dedicate ai bambini con i loro genitori.
Caterina Delorix
22 Novembre 2019 at 22:48Ho un figlio in quella scuola, e anche se un po’ può dispiacere non vedere i bimbi cantare, so bene le ragioni delle insegnanti e i bambini hanno tante altre attività a scuola per vivere a pieno il natale. Vi assicuro che la stra grande maggioranza dei genitori dei 250 bambini di quella scuola sono stati intelligenti nel capire e credere nelle motivazioni delle insegnanti che nulla tolgono ai nostri bambini.. è una scuola piena di moltissime attività dedicate ai bambini con i loro genitori.
Daniela Suriani
22 Novembre 2019 at 22:02Volere è potere !
Serena Garognoli
22 Novembre 2019 at 21:16Che amarezza!!!
Fabrizio Rossi
22 Novembre 2019 at 21:01Più che altro è una tradizione a cui tengono solo alcuni genitori… sicuramente non i bambini!
È molto meglio che studiano.
Luca Peirano
23 Novembre 2019 at 09:19Semmai studino… ma poi che cosa visto che parliamo di scuola dell’infanzia?
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 10:04Luca Peirano lo studio …non è solo.”scrivere e leggere “!I primi sei anni di vita del bambino ,sono i più importanti per la sua formazione ,ne si deduce che tutte le esperienze nei diversi “campi o aree educative “,linguistiche ,motorie ,affettive “…..sono di fondamentale importanza !Detto ciò ,nella cosiddetta “recitina “,vengono investite nella preparazione ,tutte le aree educative – didattiche e nkn si perde nulla !
Luca Peirano
23 Novembre 2019 at 11:06Esatto! Intendevo, appunto, che prepararsi ad una recita a quell’età è molto formativo non si tolgono tempo e risorse alla formazione. Da come hanno scritto sopra pare che per fare la recita si perdesse tempo a discapito di matematica, storia o geografia, per questo ho sottolineato che si tratta di scuola dell’infanzia.
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 11:55Proprio così !
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 20:56Decisione sensata vista la maleducazione dei genitori che alle recite scolastiche sgomitano come animali per poter riprendere il figlio con il cellulare… Ovviamente le canzoni e la recita non viene ascoltata né vista…e dato che ci sono 9 sezioni immagino il casino che poteva venir fuori….a mio avviso i genitori si dovvrebbero indignare per altre cose che riguardano la scuola molto ma molto più importanti e non per una recita che non vedono .
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 21:09Cosa c’entra la maleducazione di alcuni genitori???
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 21:27Luca Peirano la maleducazione sta nel fatto che molti genitori sgomitano per andare davanti a riprendere il proprio figliolo…e nessuno guarda o ascolta la recita…con 9 classi tra figli nonni e genitori diventa un evento poco gestibile….
Eleonora Babucci
22 Novembre 2019 at 21:48Miriam Mucci io la penso come te.. il problema è dei genitori che nn possono vedere il proprio figlio “recitare”e nn si capisce che nn è una recita che fa apprezzare il senso del Natale ma bensì le attività didattiche correlate al Natale!!!!! Faranno venire babbo natale e i bimbi godranno a pieno di questa cosa fregandosene della recita! Ripeto può dispiacere e se il motivo x cui nn si faceva la recita era di altro carattere era diverso, ma qui si parla di sicurezza. Pero Poi se succede qualcosa la colpa è di chi nn ha vietato la recita.. mah
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 22:00Eleonora Babucci infatti il dirigente parla di iniziative scolastiche per riscoprire i veri valori del natale da fare in classe con e soprattutto per i bambini
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 22:21Ok allora invece di combattere la maleducazione e i maleducati aboliamo la vita sociale: solo lavoro, centro commerciale e smartphone.
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 22:29Luca Peirano purtroppo così sarà
Caterina Delorix
22 Novembre 2019 at 22:38Ho un figlio in quella scuola, e anche se un po’ può dispiacere non vedere i bimbi cantare, so bene le ragioni delle insegnanti e i bambini hanno tante altre attività a scuola per vivere a pieno il natale. Vi assicuro che la stra grande maggioranza dei genitori dei 250 bambini di quella scuola sono stati intelligenti nel capire e credere nelle motivazioni delle insegnanti che nulla tolgono ai nostri bambini.. è una scuola piena di moltissime attività dedicate ai bambini con i loro genitori.
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 22:39Miriam speramo de no 😉
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 22:41Meno male che ci sono genitori più intelligenti come lei 😀
Floriana Fagioli
22 Novembre 2019 at 23:04Miriam Mucci da educatrice “a riposo” condivido
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 23:10Floriana Fagioli da ex educatrice conosco questa realtà……
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 15:29Miriam Mucci forse non sai che ogni sezione faceva la “recitina “un giorno ciascuna ,quindi solo.i genitori e nonni di una sezione per volta…
Matteo Ricciardelli D'Albore
23 Novembre 2019 at 22:01Il problema non è il genitore, maleducato o no, che riprende con il telefono. Il problema è il genitore che, per assicurarsi che la ripresa sia perfetta (siamo tutti Pupi Avati) si perde la recita per guardarsela attraverso lo schermo. Però se non c’è la recita… non c’è la ripresa. Ma il senso del Natale dov’è? Sono d’accordo su attività alternative
Dani Ela
24 Novembre 2019 at 00:04Caterina Delorix ho preferito cambiare scuola proprio perché erano troppi.. 250 bambini…e a pranzo tutti insieme… un numero troppo grande.. esagerato..
Miriam Mucci
22 Novembre 2019 at 20:56Decisione sensata vista la maleducazione dei genitori che alle recite scolastiche sgomitano come animali per poter riprendere il figlio con il cellulare… Ovviamente le canzoni e la recita non viene ascoltata né vista…e dato che ci sono 9 sezioni immagino il casino che poteva venir fuori….a mio avviso i genitori si dovvrebbero indignare per altre cose che riguardano la scuola molto ma molto più importanti e non per una recita che non vedono .
Serena Todini
22 Novembre 2019 at 20:49Ma cerchiamo di essere seri. I nostri figli fanno un turno giornaliero di otto ore più lo sport (almeno la maggioranza) in classi affollatissime. E sono cotti già così. Noi in prima elementare facevamo le cornicette. Adesso già scrivono frasi in stampato, maiuscolo e un accenno di corsivo. Ma che davvero siete rimasti negli anni 80? Una classe di 25 alunni + i genitori sono già 75 persone, e poi i nonni e il fratello e la sorella, per almeno 3 sezioni, il tutto per 9 plessi. Poi ci sono le maestre e il personale. Se vogliamo fa le recite al Modena Park facciamole pure. E un’altra cosa….. Le tradizioni vi piacciono, ma quelle che vi fanno comodo. Era tradizione che la parola del preside e delle maestre era insindacabile. Soprattutto per quanto riguarda l’educazione dei bambini….anzi a casa c’era “la giunta”.
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 21:17L’anno scorso è stata fatta per singola classe, in un refettorio che quotidianamente tiene oltre 200 bambini più il personale a colazione e a pranzo, con relativi spostamenti dalle classi.
Non capisco dove lei trovi questo sovraffollamento da Modena Park in una recita di poco più di un’ora e cosa c’entrino i 9 plessi. Qualcuno ha forse detto per caso di fare la recita scuole infanzia, elementari e medie tutti insieme??
Serena Todini
22 Novembre 2019 at 21:19Luca Peirano evidentemente LEI ha letto SOLO il titolo e non l’intero articolo
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 21:24Ahahahah ho letto l’articolo e avevo già comunque letto le motivazioni nella circolare. In ogni caso una festa con 9 plessi sarebbe una figata, si socializzerebbe come si faceva negli anni 80.
Serena Todini
22 Novembre 2019 at 20:49Ma cerchiamo di essere seri. I nostri figli fanno un turno giornaliero di otto ore più lo sport (almeno la maggioranza) in classi affollatissime. E sono cotti già così. Noi in prima elementare facevamo le cornicette. Adesso già scrivono frasi in stampato, maiuscolo e un accenno di corsivo. Ma che davvero siete rimasti negli anni 80? Una classe di 25 alunni + i genitori sono già 75 persone, e poi i nonni e il fratello e la sorella, per almeno 3 sezioni, il tutto per 9 plessi. Poi ci sono le maestre e il personale. Se vogliamo fa le recite al Modena Park facciamole pure. E un’altra cosa….. Le tradizioni vi piacciono, ma quelle che vi fanno comodo. Era tradizione che la parola del preside e delle maestre era instancabile. Soprattutto per quanto riguarda l’educazione dei bambini….anzi a casa c’era “la giunta”.
Alessandro Ferri
22 Novembre 2019 at 20:44Se VERO è uno schifo
Alessandro Ferri
22 Novembre 2019 at 20:44Se VERO è uno schifo
Leonida Sorbino
22 Novembre 2019 at 20:16Poca conoscenza della realtà fa’ si che ci s’indigni per un non nulla, provate a parlarne con coloro che tutti i giorni si prendono cura dei vostri figli, non ci sono i soldi per le cose elementari figuriamoci per le recite, il personale è sotto organico, e no cari genitori gli straordinari non li pagano.
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 20:08Come si fa a parlare di sicurezza in una scuola dell’infanzia che è tra le più recenti, se non la più recente, dell’Umbria?
A colazione e a pranzo mangiano insieme più di 200 bambini con tutto il personale.
Ottima struttura e maestre preparatissime ma questa decisione presa forse “dall’alto” ci lascia amareggiati. A nostra figlia di 4 anni molto delusa (e che l’anno scorso era stata molto entusiasta e partecipe) abbiamo detto che per Natale farà comunque il saggio di danza… fortunatamente… ma magari non tutti bimbi fanno altre attività.
Eleonora Babucci
22 Novembre 2019 at 21:55Luca Peirano cosa c entra il fatto della scuola antisismica? La scuola potrà ospitare tot persone, ma se sono tot persone più molte altre(in quanto alle recite partecipano famiglie e co) e succede qualcosa ? Oltre al terremoto, si parla di problemi contenitivi! Non penso che sua figlia di 4 anni rimarrà traumatizzata dalla cosa, anzi Sono sicura che si divertirà più cn la tranquillità di poter abbracciare e parlare con Babbo Natale. Magari il problema o meglio il dispiacere è piu il vostro!
Luca Peirano
22 Novembre 2019 at 22:19Ma lei non ha proprio capito, nessuno ha detto che nostra figlia rimarrà traumatizzata (semmai relativamente delusa come una bambina di 4 anni) e per noi genitori
non sarà un enorme dispiacere. Si cercano di capire le motivazioni, che non solo a noi, sono sembrate poco chiare.
Se lei avesse letto l’articolo più attentamente avrebbe notato che il dirigente scolastico ha parlato anche del problema sismico.
Roberta Pierassa
22 Novembre 2019 at 19:46È per ragioni di sicurezza
Orazio E Grazia Torrisi
22 Novembre 2019 at 19:46La toppa è peggio del buco.
Antonio Caproni
22 Novembre 2019 at 19:41I soliti buonisti che hanno necessità di mettersi in luce così, invece che con il lavoro intelligente!
Gabriele Alfano
22 Novembre 2019 at 19:36Non capisco le ragioni addotte da DS, ma non conosco nemmeno gli edifici delle sue scuole. Comunque troverei una soluzione, visto quanto è importante il Natale per la nostra cultura e quanto lo sia la tradizione delle recite nelle nostre scuole.
Angela Nardo
22 Novembre 2019 at 19:40Gabriele Alfano guarda caso la scuola in questione è proprio la più nuova (ultimo decennio) quindi sulla norma anti sismiche dovremmo essere a posto…la motivazione del dirigente non è convincente
Norma Pacifico
22 Novembre 2019 at 22:34Angela Nardo 9 sezioni , le organizzi lei per spostamenti e prove per farli lavorare con un solo insegnante in classe … è docente ? ha esperienza ?
Norma Pacifico
22 Novembre 2019 at 22:36le attività le sceglie il docente e nemmeno il Ministro può obbligare a fare un’attività che non si ritiene opportuna . Le verrebbe in mente di consigliare ad un medico come gestire la sua attività … e le cure da dare ?
Gabriele Alfano
22 Novembre 2019 at 22:48A Pila da 5 anni si tiene il concerto di un coro di oltre 100 bambini: basta chiedere la chiesa.
Michele Brucolini
22 Novembre 2019 at 23:49Personalmente credo che sia comprensibile la scelta fatta dal plesso, rendendomi conto di quanto sia complesso organizzare logisticamente un evento simile, visto e considerato il numero delle sezioni e relativi partecipanti, tra bimbi e genitori.
Spezzettare le giornate di festa in più parti diventa un impegno oneroso per tutti gli addetti ai lavori e, questo va tenuto in considerazione e non dato per scontato come molti pensano egoisticamente… quindi lasciando da parte il piacere personale di vedere i nostri figli di persona durante “quel” momento di festa scolastico, pensiamo anche, come sottolinea il dirigente scolastico, che vivranno comunque quel clima festoso con tanto di babbo natale e regalini.
Noi genitori comunque avremo modo di vivere il natale coi figli, in altre occasioni ed eventi.
Angela Nardo
22 Novembre 2019 at 22:59Norma Pacifico su questo non discuto mi riferivo alla motivazione che il dirigente ha dato del terremoto che è poco plausibile per quella scuola.
Fernanda Coletti
23 Novembre 2019 at 15:46Gabriele Alfano Saggio consiglio si può fare di mattina …niente lavoro straordinario ,solo.impegno disponibilità da parte di tutti d’altronde è Natale .Si può fare di mattina ,in 39 anni di insegnamento nella scuola d’infanzia ,solo in tre occasioni ,con il benestare di tutti ,la “recitina “e stata fatta di pomeriggio .In tutte le scuole che io conosco ,l’intrattenimento è stato sempre fatto di mattina per questo è solo l’impegno dei genitori du “offrire “ai loro bambini 2 ore di “”assenza “dal lavoro ,che viene sempre data in queste occasioni dai datori …..
Francesco Milo
22 Novembre 2019 at 19:28W L’Italia
Nicoletta Alano
22 Novembre 2019 at 19:22Non ci posso credere…..
Silvia Bartoccioni
22 Novembre 2019 at 19:21Non la fanno perche neanche alle altre scuole non la fanno piu.per via della sicurezza dentro le scuole.si radunavano troppe persone e purtroppo le scuole non sono sismiche e sicure
Maria Enrica Cagiola
22 Novembre 2019 at 19:10Che delusione
Sono decenni non c’è stato mai nessun problema peccato veramente un peccato!
Alessio Nyc
22 Novembre 2019 at 19:08Leviamo tutte le tradizioni … dagli asili alle primarie di Corciano … vergogna !
Matteo Matteo
22 Novembre 2019 at 18:48Certo che sti genitori non hanno un cavolo da fare come anche alcuni soggetti che hanno commentato qui sopra.
Ps gli insegnanti non ricevono straordinari
Tutti esperti da bar qui sopra eh
Ornella Sovilla
22 Novembre 2019 at 22:01Matteo Matteo incentivi forse ? Fondi d’istituto ?
Matteo Matteo
22 Novembre 2019 at 22:52Ornella Sovilla si al massimo 2 ore l’anno …il resto mancia.
E gli incentivi non riguardano certo una recita di natale
Lasciare in pace gli insegnanti e imparare a fare i genitori sarebbe meglio
Andrea Biancalana
22 Novembre 2019 at 18:40voglia di lavorare saltami addosso !
Bernardino Terenzi
22 Novembre 2019 at 18:37Tutti fuori di testa
Stella Mosca
22 Novembre 2019 at 18:36Tanto non cantavano neanche le canzoni natalizie tradizionali
Eleonora Babucci
22 Novembre 2019 at 18:36Ma io invece la vedrei sotto un altro punto di vista.. non è che se nn faranno la recita nn faranno nient altro… solitamente i giorni di recita possono trasformarsi in incubi visto la totale mancanza di educazione da parte dei genitori. All infanzia Lucina è da sempre così.. nn fanno recite aperte ai genitori ma fanno altre cose con poi l arrivo di babbo natale e i bambini si divertono tantissimo lo stesso anzi sono meno stressati dai genitori che vogliono vederli “recitare”. Può dispiacere ma si fa sempre x una questione di sicurezza… e il problema non è x i bambini quanto x i genitori!
Monia Buti
22 Novembre 2019 at 20:06Eleonora Babucci bravissima! La penso anche io così, recite per compiacere i genitori non per la tradizione che viene comunque mantenuta con canzoncine e laboratori a tema…
Monia Buti
22 Novembre 2019 at 20:06Eleonora Babucci bravissima! La penso anche io così, recite per compiacere i genitori non per la tradizione che viene comunque mantenuta con canzoncine e laboratori a tema…
Giuliano Urbani
22 Novembre 2019 at 18:29Se togliamo anche questa tradizioni è finita
Giuliano Urbani
23 Novembre 2019 at 14:47Massimiliano da Visso be non esagerare adesso
Giuliano Urbani
23 Novembre 2019 at 14:47Basta rimanere feriti