È un indagine “destinata ad allargarsi” quella condotta dalla Guardia di Finanza su una decina di concorsi per assunzioni all’ospedale di Perugia che sarebbero stati pilotati. Lo ha appreso l’ANSA da fonti inquirenti. L’inchiesta si incentra “principalmente” sull’ospedale del capoluogo umbro. Ma potrebbe estendersi – secondo quanto si è appreso – anche ad altri settori della sanità e della politica legata al Pd.
L’indagine ha portato agli arresti domiciliari l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, che ha già annunciato le sue dimissioni, il segretario umbro del Partito democratico, Gianpiero Bocci, con il partito già commissariato, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi. Indagata la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, anche lei del Pd come Barberini. Complessivamente l’inchiesta coinvolge 35 persone. Si concentra su 11 concorsi per una trentina di assunzioni tra medici, infermieri e personale ausiliario, anche delle cosiddette categorie protette.
Nell’ordinanza ci sono anche i nomi di Emilio Duca (agli arresti domiciliari), direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia; Walter Orlandi, attuale dirigente responsabile regionale della Sanità umbra; Diamante Pacchiarini, direttore sanitario e Maurizio Valorosi (ai domiciliari), direttore amministrativo Azienda ospedaliera. Indagato anche Roberto Ambrogi, responsabile Ufficio contabilità e bilancio; Domenico Barzotti, componente e segretario della Commissione esaminatrice del concorso da infermiere; Lorenzina Bolli, presidente commissione di uno dei concorsi; Gabriella Carnio, responsabile delle professioni sanitarie; Maria Cristina Conte, responsabile ufficio personale; Potito D’Errico, docente universitario e primario di Odontoiatria; Rosa Maria Franconi, dirigente Ufficio acquisti e appalti; Antonio Tamagnini, responsabile attività amministrative e sperimentazioni cliniche; Maurizio Dottorini, presidente commissione di uno dei concorsi; Patrizia Mecocci, docente e direttore scuola di specializzazione in Geriatria; Paolo Leonardi, dipendente Azienda ospedaliera; Marco Cotone, segretario regionale Uil-Fpl; Eleonora Capini, una delle candidate; Vito Aldo Peduto, direttore di Anestesia e rianimazione 2; Simonetta Tesoro, dirigente medico Anestesia e rianimazione 2; Mario Pierotti, padre di una delle candidate; Milena Tomassini, dipendente regionale; Riccardo Brugnetta, Amato Carloni e Giuseppina Fontana, componenti della commissione riservata al personale della Regione.
Gli altri indagati sono Serena Zenzeri, componente ufficio procedimenti disciplinari; Pasquale Coreno, generale in congedo dell’Arma dei carabinieri, Giampiero Antonelli, Francesco Oreste Domenico Riocci, brigadiere della Guardia di Finanza; Moreno Conti, Fabio Gori, Domenico Oristanio, Alessandro Sdoga.
Nessun provvedimento è stato adottato dalla magistratura riguardo alla validità dei concorsi che sarebbero stati “pilotati” all’ospedale di Perugia. Fonti inquirenti hanno infatti spiegato all’ANSA che la legge non assegna poteri in tal senso agli inquirenti. I concorsi rimangono quindi validi. La situazione dovrà quindi essere eventualmente valutata dalla giustizia amministrativa.
“Le circostanze che emergono dagli atti di indagine restituiscono un’immagine distorta del Partito democratico, totalmente opposta alla nostra storia, ai nostri valori e ai comportamenti di migliaia di iscritti, simpatizzanti ed elettori”: è quanto sottolinea una nota, in merito all’inchiesta sulla sanità, del Pd di Perugia, che “esprime piena fiducia nei confronti della magistratura e dei giudici, auspicando che le persone coinvolte nell’indagine possano rapidamente dimostrare la loro piena correttezza e totale estraneità ai fatti contestati”. “Il Pd – prosegue la nota – è una comunità di donne e di uomini che ha sempre lavorato con serietà, onestà e rettitudine nell’interesse generale, senza chiedere nulla in cambio, per affermare i principi di eguaglianza e di merito. E a tali principi e valori non intendiamo rinunciare, oggi ancora più di ieri. Siamo lontani anni-luce dal metodo del consenso costruito sulle ‘raccomandazioni’ o sulle conoscenze e ci impegniamo quotidianamente, con passione, integrità morale e in modo disinteressato, per costruire un presente e un futuro migliore per la nostra Città e i suoi cittadini”. “Questi – conclude il Pd di Perugia – sono i nostri inderogabili valori e le nostre idee che continueremo a portare avanti, insieme alla nostra visione alternativa di Città”.
commenti
Paola Bianconi
14 Aprile 2019 at 08:13Che novitá…..
Dani Ela
13 Aprile 2019 at 21:45Speriamo in una bella ripulita!!!….
Alfonso Vergoni
13 Aprile 2019 at 20:22Quale sarebbe il partito coinvolto? Quelli bravi che hanno sempre le soluzioni vero! Schifosi corrotti!
Laura Germini
13 Aprile 2019 at 18:55Hanno scoperto l’acqua calda…..
Marydè Franceschini
13 Aprile 2019 at 17:07Il partito dirà che è la prassi. Ovunque e comunque esistono le mafie, i massoni, gli amici degli amici.
Siamo in Italia!
Eleonora Angelini
13 Aprile 2019 at 16:07Lo spero, è giusto che le persone che hanno agito dell’illegalità oggi tremino e domani escano tutti i nomi. Li aspettiamo.
Gabriele Francesco Caso
13 Aprile 2019 at 16:01PD deve finire
Fabrizio Orologio
13 Aprile 2019 at 15:49Solo figli di papà, e quelli capaci li scansiamo.. Mmmma
Maura Petranizzi
13 Aprile 2019 at 15:40Marco Cotone non è proprio quello che si dice uno di sinistra!
Mila Breccolenti
13 Aprile 2019 at 15:29E mo son …..
Laura Carlani
13 Aprile 2019 at 15:06Stavolta devono andare fino in fondo…..nn come le altre volte…tanto che erano marci si sapeva
Massimo Rigucci
13 Aprile 2019 at 14:53questa indagine nasce vedi caso ma non per caso in un momento politico diverso, per anni noi cittadini umbri abbiamo subito una falsa sinistra che ci ha ricattato con la prospettiva di fare la fame nei confronti di soggetti meritevoli ma non conniventi con questo lerciume.
Catia Aguzzi
13 Aprile 2019 at 14:51Enrico Chico Grassi e alla Gesenu??
Riccardo Del Citerna
13 Aprile 2019 at 14:37L’erba cattiva ,non muore mai!!
Any Badea-Marin
13 Aprile 2019 at 14:31Beneeeee
Lorenzo Petturiti
13 Aprile 2019 at 14:28Fategli ricacciare tutti i soldi pubblici che hanno speso e fate ricacciare tutti gli stipendi presi ingiustamente a discapito di chi doveva lavorare onestamente e guadagnandosi il posto vincendo un concorso non truffando ladriìiiiiiiiiiii!!!!!!!!
Cesare Massetti
13 Aprile 2019 at 14:19Che paradosso…c’è la fuga di cervelli e quelli che restano non ce l’hanno!!!
Cesare Massetti
13 Aprile 2019 at 14:12Fate i nomi anche di quelli che hanno avuto il posto.
Massimo Barafani
13 Aprile 2019 at 14:11Spero vivamente che questo partito si estingua…
Giorgio Caporalini
13 Aprile 2019 at 14:29Massimo Barafani. Cosi lo sotituiamo con i grullini .cosi invecedi andare in ospedale .andremo dai ( mediconi ) come suggerisce la ministra della sanita
Massimo Barafani
13 Aprile 2019 at 14:42A me i grullini mi stanno sui marroni come chi ha preso tutti i posti di potere in questa Regione…..vota compagno….
Valeria Alberati
13 Aprile 2019 at 14:07Speriamo che si allarghi
Giancarlo Tortoioli
13 Aprile 2019 at 14:01la risposta del partito = avete rotto le palle con i raccomandati leccaculo ora tutti a casa