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giovedì 3 Ottobre 2024
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Fototrappole, Betti di AURI: “Facciamo chiarezza a una polemica assurda”

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“Quanto emerso in merito alle fototrappole è davvero incredibile! Una bufala colossale! Basta farsi un giro nei Comuni che le stanno utilizzando per capire la portata dell’importanza di queste apparecchiature nel contrasto ad un fenomeno pernicioso”. Queste le parole del presidente Auri Betti. “Con riferimento alla polemica sull’efficacia delle 90 fototrappole consegnate ad una trentina di amministrazioni umbre – sostiene l’ufficio di direzione dell’AURI – riteniamo doveroso chiarire che lo scorso anno l’AURI ha stipulato con i Carabinieri Forestali di Terni una specifica convenzione per il contrasto al fenomeno dell’abbandono rifiuti consegnando a questi ben 150 fototrappole che hanno permesso di individuare decine di reati ambientali”.

“Sulla scorta della positiva sperimentazione fatta dei Carabinieri Forestali di Terni, l’AURI decideva di acquistare ulteriori 100 apparecchiature da mettere a disposizione, in comodato d’uso gratuito, di quei comuni che ne avessero fatto richiesta e si fossero impegnati a fare azioni di contrasto con la forza di Polizia Locale. Si tratta di piccoli apparecchi di videoregistrazione, perfettamente funzionanti e sopratutto a norma, che vengono installate su un albero piuttosto che su un inferriata posta di fronte ad un area dove si verificano fenomeni di abbandono rifiuti; queste si attivano automaticamente nel caso i sensori avvertano del movimento e registrano per circa 3 minuti ciò che sta accadendo”.

“Ogni 5/6 giorni – prosegue l’AURI – i vigili urbani possono recuperare le “memori card” dalle fototrappole ed esaminare i filmati, quindi contestare le infrazioni nei confronti dei trasgressori; si tratta in definitiva di apparecchiature molto semplice da usare e soprattutto molto economiche (costano circa € 160 cadauna). Proprio queste caratteristiche di semplicità ed economicità hanno permesso alle amministrazioni di avviare una vera campagna di contrasto al fenomeno dell’abbandono rifiuti che, fino a ieri, richiedeva una corposa organizzazione di personale e costosissimi investimenti per l’installazione di complessi sistemi per la videosorveglianza da remoto’.

Il Presidente AURI dott. Cristian Betti, sulla scorta di quanto sopra chiarito dai propri uffici, ritiene quindi la polemica sollevata dal Senatore Briziarelli ‘del tutto assurda; ho già dato mandato agli uffici di chiedere copia del verbale dell’audizione di Gesenu in commissione. Se dovessero essere confermate le illazioni di Gesenu, trasmesse poi alla stampa dal Senatore Briziarelli, ci rivolgeremmo alle sedi deputate, dato che non credo che i Carabinieri Forestali utilizzino degli strumenti non funzionanti, e sopratutto non a norma’. Apprezzamenti stanno arrivando da tutti i sindaci umbri che stanno utilizzando le fotocamere, che hanno permesso di beccare e sanzionare tanti furbetti dell’abbandono rifiuti”.

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