Un terzo dell’acqua pubblica in Italia si perde nel nulla prima di arrivare nelle nostre case. Lo dicono i dati Istat elaborati dall’Ispra relativi al 2015, secondo cui le perdite si aggirano mediamente sul 35%. In Umbria i dati sono persino peggiori arrivando a sfiorare il 50%. Le cause vanno trovate nella vetustà delle infrastrutture della rete idrica e nella loro scarsa manutenzione.
Cause che potrebbero stare alla base anche dei disagi registrati regolarmente dai corcianesi residenti nella zona di Monte Torrazzo fra Mantignana e Capocavallo. Questi concittadini anche lo scorso fine settimana sono dovuti stare tre giorni a secco con tutto ciò che ne consegue. “Siamo stanchi – ci dicono i residenti – non si può stare senz’acqua tutto questo tempo, famiglie anche con bambini piccoli con l’incubo che i disservizi tornino da un giorno all’altro”. Sì perché a quanto pare il problema si ripresenta da qualche tempo con una certa regolarità: almeno un paio di volte al mese anche per più di un giorno di fila.
Da Umbra Acque – secondo quanto riporta pure un articolo del Messaggero dell’Umbria – fanno sapere di avere risolto il problema durante la giornata di sabato. Il motivo sarebbe stato appunto una perdita nel serbatoio di Capocavallo con un abbassamento di livello che impediva alle pompe che servono la zona di Monte Torrazzo di funzionare.
Nella località ci abita una quindicina di famiglie che pagano regolarmente la bolletta ma che vivono con l’incubo che il disservizio ritorni senza alcun preavviso, e con la speranza che ogni volta sia l’ultima.
