Si è conclusa mercoledì 15 agosto, tra gli applausi e l’entusiasmo degli organizzatori e del pubblico, la 54^ edizione del Corciano Festival con il tradizionale concerto di chiusura della Corciano Festival Orchestra, quest’anno dedicato a Gioacchino Rossini a 150 anni dalla sua scomparsa.
“Siamo più che soddisfatti dell’ottima riuscita di questa edizione. -spiega il presidente della ProLoco Antonio Pagana- Il pubblico ha risposto ottimamente vivendo ogni sera il borgo e partecipando in gran numero agli appuntamenti. È doveroso ringraziare il Comune e il prezioso, volontario contributo degli abitanti di Corciano; la buona cooperazione tra enti e associazioni è il tratto distintivo della kermesse che matura anno dopo anno”. “Il Corciano Festival è il diamante nel panorama delle manifestazioni corcianesi. –aggiunge Lorenzo Spurio Passamonti consigliere comunale di Corciano- Lavoreremo ancora, certi del sostegno sempre maggiore da parte del Comune e della Regione, per conservare e alimentare l’alta qualità del Festival e consolidarlo tra i maggiori eventi umbri”.
Oltre 40 eventi in 12 giorni, tra concerti, mostre d’arte e artigianato, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, convegni, giochi medievali, serate enogastronomiche e affascinanti rievocazioni storiche che hanno mantenuto alta la qualità della manifestazione, capace di offrire anche quest’anno un programma ricco ed eterogeneo rivolto a tutti. L’originale connubio tra tradizione, arte e cultura del territorio in tutte le sue forme, contraddistingue da sempre la kermesse rendendola un’attrazione turistica e un punto di riferimento importante per l’estate umbra.
Positivo il netto aumento di presenze rispetto allo scorso anno; una costante e intensa crescita di visitatori, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, che rende merito all’impegno di tutta la comunità corcianese.
Grande il successo per la sezione musicale, ogni sera ‘da tutto esaurito’, che tra i tanti artisti ha ospitato il virtuoso trombettista americano Allen Vizzutti, il toccante omaggio a Fabrizio De Andrè di David e Chiara Riondino e quello a Frate Francesco di Ramberto Ciammarughi ed Eugenio Allegri. Straordinaria anche quest’anno la qualità della Corciano Festival Orchestra, diretta dai Maestri Andrea Franceschelli e Alessandro Celardi; da sottolineare l’ottima riuscita della sezione musicale dedicata ai giovani talenti umbri. Entusiasmo per la regia di Maurizio Schmidt “Sketches & Short Plays” che ha accompagnato la platea attraverso i meandri dell’atelier immaginario di Harold Pinter; interessante (e da ripetere) la collaborazione con il giovane gruppo teatrale umbro Regalmente ma non troppo.
Ottima riuscita per gli incontri letterari, a cura di Giovanni Dozzini, che hanno accolto il finalista del Premio Strega 2018 Carlo D’Amicis, l’americanista e traduttore Luca Briasco in un bellissimo omaggio al romanziere Philip Roth, Paola Buzzetti con il suo Una ragazza in gamba; e ancora il progetto originale dedicato alle due parole ‘Migranti’ e ‘Umbria’ che ha coinvolto 11 scrittori umbri in una serata di dialoghi, letture e racconti, e Alvaro Fiorucci con il suo ultimo libro Il divo e il giornalista.
Pienone ogni sera per la Taverna de Duca e in crescendo anche il successo per le giornate dedicate alle Rievocazioni storiche, vero cuore pulsante della manifestazione, particolarmente sentite quest’anno per la ricorrenza con il 50esimo anno del Corteo Storico del Gonfalone.
Più che positiva l’affluenza alle mostre “Communitas et homines insignis oppidi curtiani. Il Corteo storico del Gonfalone: 50 anni in 50 immagini”, “L’ITALIA DI MEZZO. La Cartografia storica
del centro Italia dal XVI al XIX secolo” (fino al 16 settembre nella Chiesa-Museo di San Francesco) e “Incontri tra culture” di
Pietro Marchioni. Ideale l’intuizione del percorso espositivo “Tra Arti e Mestieri”, composto da botteghe di arti e artigianato che ha arricchito il borgo con vivacità e colori.