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giovedì 28 Marzo 2024
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Giobbe Covatta e La divina commediola, tutto esaurito al Teatro della Filarmonica

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Giobbe CovattaLa stagione teatrale di Prosa 2015-2016 del teatro della Filarmonica si apre con il tutto esaurito per Giobbe Covatta e il suo La divina commediola.  Soddisfatto l’assessore Lorenzo Pierotti: “Covatta ci ha fatto ridere e riflettere. Ci ha parlato dell’Africa e delle criticità di questo mondo, con unocchio rivolto ai più piccoli, perché conoscere i diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza,conoscere i modi più comuni con cui essi sono calpestati, equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di uguaglianza per tutte le nuove generazioni”.

In molti hanno letto e commentato il capolavoro di Dante, l’artista lo ha fatto in modo insolito,rifacendosi al manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da un tal Ciro Alighieri, scovata in una discarica. Ad essere rimasto è solo una versione parziale dell’Inferno. Il ripristino restituisce un lavoro che ha affinità e differenze con l’originale, a partire dal linguaggio, molto affine alla poesia napoletana. L’Inferno, poi, è immaginato come luogo di eterna detenzionenon per i peccatori ma per le loro vittime. E le vittime sono proprio i bambini, i più deboli, che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Pur restando impunito chi ha colpito con le sue azioni i piccoli innocenti del terzo mondo, il viaggio sarà in bolge popolate da bimbi depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.

Una serata da tutto esaurito, vissuta e goduta da un pubblico variegato, moltissimi i ragazzi ed anche tanti spettatori ancora non abituati a pensare che per il terzo anno nel Borgo venga portata una Stagione con grandi nomi ed opere significative. Uno sforzo che il Comune affronta con dedizione, inperfetta sintonia con il Teatro Stabile dell’Umbria, e che proseguirà fino altermine della legislatura. Ed il reading al leggio di Covatta, acuto ed arguto,ha sicuramente fatto centro. “Ho piacevolmente scoperto un uomo generoso –prosegue Pierotti – che al termine dello spettacolo non si è negato agli ammiratori, sottoponendosi all’ormai consueta pratica dei selfie, e che ha speso parole lusinghiere anche nei confronti del nostro teatro, definito affascinante e confortevole. Si è subito creata una bellissima empatia – ribadisce Pierotti –e spero che dall’incontro di una serata possano scaturire in futuro possibilità di collaborazioni e, perché no, ulteriori incursioni di così grande impatto, perché benché i contenuti ed il commento siano stati spassosi e divertenti, comese mpre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici”. Prossimo spettacolo in cartellone, l’8 dicembre, “San Pietro all’Osteria”con Gianluca Iadecola e Lorenzo Capolsini.

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