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venerdì 19 Aprile 2024
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Lotta alla ludopatia, approvato il nuovo regolamento per sale gioco e slot

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slot“Il gioco d’azzardo può diventare una malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore e risulta destabilizzante per la sua stessa famiglia, per questo l’impegno delle istituzioni deve essere massimo. Per parte nostra, stiamo facendo tutto il possibile per arginare il fenomeno”.
Ne è convinto Lorenzo Pierotti, assessore allo sviluppo economico ed attività culturali del Comune di Corciano che in un comunicato commenta l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, in una delle ultime sedute prima della pausa estiva, del nuovo Regolamento riguardante le Sale Gioco e gli Apparecchi da Gioco. “Abbiamo recepito – spiega Pierotti – la legge regionale 21/2014 ‘Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico’ – continua – che ha demandato ai Comuni la definizione dei luoghi sensibili alla presenza di apparecchiature da gioco e, conseguentemente, la determinazione della distanza minima da essi”. “I ‘nostri’ luoghi sensibili, pertanto – prosegue l’assessore – sono risultati coincidere con tutti quelli consentiti dal dettato normativo, dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ai centri di aggregazione giovanile, dai centri sportivi e luoghi di culto, ai centri socio-ricreativi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, fino alla Biblioteca comunale ‘Gianni Rodari’ ed abbiamo applicato ad essi la distanza massima che la legge regionale ci consente, ossia 500 metri. Da oggi in avanti, quindi, non potranno essere aperti nuovi locali in cui giocare e vincere denaro né, visto che non ci è consentito intervenire sulle imprese esistenti, essere incrementato anche un solo apparecchio negli esercizi che ne sono dotati, se queste attività non distano almeno mezzo chilometro dai luoghi individuati. Il nuovo Regolamento, ovviamente, sarà applicato anche per le procedure in essere”.

Nel giudicare il provvedimento “un risultato importante, condiviso anche con le forze di opposizione”, Pierotti non manca di sottolineare alcuni dei dati nazionali più eclatanti “in Italia sono 15 milioni i cittadini che amano il gioco e circa 800mila sono già oltre la soglia del rischio patologico. Il fatturato dei vari giochi è di circa 100 miliardi di euro, circa il 4% del Pil nazionale ed assorbe addirittura il 12% della spesa delle famiglie. E’ un’assurdità – ribadisce – tanto più che le slot machine sono legali e riconosciute dallo Stato. Il controllo su di esso è fuori dal potere dei Comuni che non possono proibire di svolgere un’attività legale ma, finalmente, possono applicare dei correttivi, come quelli individuati dalla Regione volti ad ostacolare qualcosa che la legge, di fatto, non vieta. Quello che comunque mi preoccupa – conclude Pierotti – è il risvolto sociale drammatico di questo fenomeno e, per questo, faccio appello al noto buon senso dei corcianesi ma anche degli educatori e degli operatori delle varie associazioni affinché tengano gli occhi aperti. Chi è affetto da ludopatia, infatti, non è capace di uscirne da solo. Il malato di gioco è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare ancora e spesso si trova nella condizione di dover chiedere prestiti a usurai o a fonti illegali; a volte giunge a perdere il lavoro per assenteismo ed accumula menzogne su menzogne. Tutto questo produce sofferenza e difficoltà di relazione all’interno della famiglia e del contesto di riferimento. Per questo, non possiamo permetterci di guardare altrove”.

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