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venerdì 19 Aprile 2024
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Tartarughe terrestri, arriva il letargo

Da leggere

Oggi la nostra rubrica settimanale sugli animali a cura della dottoressa Marzia Chiatante, medico veterinario, ci parlerà del letargo delle tartarughe di terra. Vi ricordiamo che ogni settimana ci attenderà un tema diverso che potrà essere suggerito anche da voi lettori.

“E’ ormai arrivato il freddo, e con l’arrivo della stagione invernale, alcuni animali, tra cui le tartarughe (o testuggini) terrestri, vanno in letargo.

IL LETARGO – Il letargo e’ una condizione naturale messa in atto da alcune specie animali per poter affrontare questo periodo dell’anno in cui le temperature diventano rigide, le ore di sole diminuiscono considerevolmente ed il cibo scarseggia. Durante il letargo infatti, importanti funzioni vitali quali la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria, il metabolismo e la temperatura corporea, si riducono al minimo per proteggere questi animali dall’ipotermia, non essendo loro in grado di produrre calore in maniera autonoma. Questo periodo di “ riposo” ha una durata circa di 20-24 settimane, ma tale periodo puo’ variare al variare della latitudine e dalla specie.
Il letargo e’ un periodo delicato per l’animale perche, insieme al rallentamento di tutte le funzioni corporee, vi e’ anche una ridotta efficacia del sistema immunitario e perche l’animale va incontro, inoltre, ad una riduzione del peso corporeo pari all’1% del proprio peso al mese.

NON TUTTE LE TARTARUGHE POSSONO ANDARE IN LETARGO –  A causa della perdita di peso a cui possono andare incontro durante questa fase, si sconsiglia di far andare in letargo le tartarughe con una eta’ inferiore ai 4-5 anni e anche quelle troppo magre. Si consiglia comunque anche per i soggetti adulti, di pesarli ogni tanto durante il periodo per assicurarsi che non stiano perdendo eccessivamente peso.
Il letargo e’ assolutamente da evitare anche nelle tartarughe ferite e/o malate perche a causa di questi cali metabolici, molte malattie possono svilupparsi senza alcun controllo e piccoli disturbi latenti o cronici possono facilmente degenerare in malattie gravi e provocarne addirittura la morte.

IL LETARGO E’ UNA CONDIZIONE NECESSARIA PER L’ANIMALE? –  Su questo tema ci sono pareri discordanti. Io ritengo che sarebbe meglio osservarlo visto quello che succede in natura ed anche perche svolge un importante funzione riequilibrante per il ciclo riproduttivo. Ma esso non e’ strettamente necessario per la salute ed il benessere dell’animale.
Esistono due opportunita’ di letargo: all’aperto e al chiuso.

IL LETARGO ALL’APERTO – Il letargo all’aperto e’ quello detto “naturale” anche se controllato. Bisogna individuare dove la tartaruga inizia ad interrarsi (preferibilmente in un luogo non soggetto ad allagamenti), e ricoprire la zona con molta paglia e/o foglie secche. Si consiglia di delimitare la zona per facilitarne il ritrovamento. La tartaruga iniziera’ a nascondersi sottoterra, a circa 10 cm di profondita’, verso meta’- fine novembre per poi ricomparire in primavera. Un alternativa e’ quella di porre la tartaruga in una cassetta con dentro del terriccio e delle foglie secche ed al riparo dalla pioggia ed interrarla piu’ o meno alla stessa profondita’. In questo caso bisogna fare attenzione a controllare il loro risveglio a inizio primavera.

IL LETARGO AL CHIUSO – Il letargo al chiuso presuppone la preparazione di una scatola riempita di paglia, foglie e terra da tenere in casa in un luogo tranquillo, non troppo illuminato e riparato dove la temperature sia piu o meno tra i 4° e i 10° gradi. A questo punto si lasciano riposare per circa 4 mesi ricordandosi di controllarle circa una volta al mese.
Se invece si decide di non mandarle in letargo, si dovranno tenere in un terrario ad una temperatura di circa 24°- 30° gradi, con un’adeguata esposizione alla luce solare artificiale. In queste condizioni, esse rimarranno attive, continuando ad alimentarsi e a muoversi.

REGOLE DI BASE
• Non far andare in letargo tartarughe sotto i 4-5 anni di eta’
• Non far andare in letargo tartarughe sotto peso
• Non far andare in letargo un soggetto che abbia subito una grave malattia durante la stagione estiva
• Non far andare in letargo soggetti con ferite o piaghe non guarite del tutto o con otiti o congiuntiviti
• Non lasciar andare in letargo tartarughe appena acquistate senza prima averle sottoposte ad una visita veterinaria
• Registrare il peso della vostra testuggine prima, durante e dopo il letargo
Non far andare in letargo tartarughe con lo stomaco pieno! Il cibo andrebbe tolto 15-20 giorni prima dell’inizio del letargo perche il tempo di svuotamento dell’intestino e’ molto lungo e la mancanza di tale svuotamente porterebbe a fermentazioni intestinali con conseguenti gravi infezioni e morte. Un bel bagno in acqua tiepida prima di iniziare il letargo potrebbe aiutare a favorire questo svuotamento intestinale.

IL RISVEGLIO – Al risveglio, a inizio primavera ( relativamente alla latitudine), e’ importante farle subito bere per favorire la reidratazione. Anche un bagnetto in acqua tiepida aiuta a reintegrare le scorte idriche. Dopo alcuni giorni dal risveglio dovrebbero anche ricominciare ad alimentarsi.

Seguire alcune regole di base vi rendera’ felici nel vedere il risveglio della vostra tartaruga ad ogni primavera, ricordandovi che il vostro ospite e’ uno degli animali piu’ antichi del nostro pianeta.”

Dott.ssa Marzia Chiatante Medico Veterinario

LE VOSTRE DOMANDE – La dottoressa Marzia risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente in email. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che questa rubrica non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

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