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venerdì 19 Aprile 2024
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Lavoratori inoccupati, a Corciano sei persone hanno usufruito del fondo di solidarietà

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Lavoratori inoccupati il voucher dell'InpsLavoratori inoccupati, grande successo per il fondo di solidarietà attuato grazie alla sinergia tra il Comune di Corciano e l’Inps di Perugia: con i voucher lavorativi, 6 persone disoccupate, in particolare una donna e 5 uomini tra i 40 ed i 50 anni, hanno svolto lavori di piccola manutenzione nelle aree verdi, negli asili nido e nelle scuole sistemando staccionate, giochi ed aule ed in cambio hanno ottenuto un compenso.

IL COMMENTO DI TERRADURA – “Il risultato parla da solo, l’85% della manutenzione assicurata, pur avendo a disposizione risorse limitate: per questo, non chiamiamolo contributo assistenziale”, il commento dell’assessore ai lavori pubblici Luca Terradura. “Si tratta – aggiunge – di un’operazione di grande significato, attuata grazie alla sinergia tra il Comune e l’INPS di Perugia, ed il supporto fondamentale del Fondo di Solidarietà. L’intento è stato mantenere attive lavoratori inoccupati ancora nella piena capacità lavorativa, indirizzando la loro opera in settori, come le scuole, che rappresentano per noi un fiore all’occhiello, perché sinonimo di quell’universo infanzia/adolescenza al quale teniamo molto. E’ un percorso ideato da 2 assessorati, servizi sociali e lavori pubblici, apparentemente impegnati su fronti differenti, che speriamo di ripetere, ovviamente con altri lavoratori, e che venga imitato da altri enti”.

IL COMMENTO DELL’INPS – Che la collaborazione fra Comune ed INPS abbia una marcia in più, è convinto Antonio Curti, direttore dell’INPS di Perugia, per il quale “l’utilizzo dello strumento del lavoro occasionale accessorio per i lavoratori inoccupati, si è rivelata una soluzione tecnica che ha consentito al Comune di avvalersi in modo regolare, assicurando loro un compenso ed una copertura assicurativa e previdenziale, di soggetti che hanno fornito un apporto in piccoli lavori. Da una parte – spiega – c’era la volontà dell’amministrazione di attuare una politica ‘attiva’ del sociale che permettesse a coloro che ricevevano un sussidio economico di rendersi utili, dall’altra l’esigenza che tutto ciò fosse ricondotto all’interno di un percorso di legalità. La collaborazione fra l’Amministrazione ed INPS di Perugia ha reso possibile tutto ciò e rappresenta un vero esempio di come dal dialogo di pubbliche amministrazioni diverse possono nascere progetti di grande valenza sociale”.

LE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO E IL BILANCIO DELL’INIZIATIVA – A premere l’acceleratore sull’aspetto sociale, Gino Bartolini, presidente del Fondo di Solidarietà (nonché Presidente della proloco di Chiugiana), il sodalizio composto dalle Associazioni del territorio ed alimentato con i contributi delle stesse oltre all’equivalente messo a disposizione dall’Amministrazione. “La strada intrapresa dal Comune è condivisibile – sottolinea – Dove è possibile, occorre che la solidarietà non sia a senso unico. Credo sia un principio fondamentale, a volte un mero contributo economico può generare situazioni antipatiche o al limite, penso addirittura al tentare la fortuna alle macchinette. La formula ‘inventata’, è il caso di dirlo, dagli uffici comunali e basata sui voucher, invece, restituisce dignità, in quanto chi ne fruisce sa di non ricevere una sorta di elemosina ma di guadagnarsi un compenso. Il Fondo sa di avere contribuito a supportare un buon progetto e non si tira indietro per il futuro, anche se – aggiunge – questo strumento importantissimo andrebbe compreso e comunicato ancora di più, visti i suoi molteplici ambiti d’intervento. Nel 2013 siamo intervenuti in 119 casi di difficoltà nei pagamenti delle utenze, dal valore unitario di 200 euro; se fino a poco tempo fa in maggioranza erano immigrati, ora gli italiani aumentano. Da qui l’impegno e la creatività delle Associazioni del territorio, soprattutto quelle con un certa capacità contributiva come le proloco, nell’inventare iniziative ad hoc per alimentare il Fondo, ma anche di altre, differenti per tipologia, penso ad esempio agli Alcolisti Anonimi, che intervengono con una quota mensile”.

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