“Questo Natale insegni a tutti a compiere quel pellegrinaggio che va dalla periferia verso il centro – cioè a ‘guardarci dentro’ – per prendere coscienza di chi siamo veramente, per valorizzare fino in fondo la solidarietà del Figlio di Dio che viene a piantare la sua tenda in mezzo a noi, per diventare a nostra volta il segno della carità, dell’accoglienza, della riconciliazione e della fraternità verso quanti vivono in povertà, nel dolore, nella condizione di migranti”: è uno dei passaggi del messaggio augurale dei vescovi dell’Umbria.
“La nascita del Signore che ci apprestiamo a celebrare – osservano i vescovi – richiede e suscita in tutti noi una rinnovata attenzione agli uomini e alle donne del nostro tempo, chiamati come siamo ad interpretare e rendere visibile la ‘passione’ di Dio per l’umanità. Vogliamo perciò rendere omaggio a quanto da tempo, senza attendere la sollecitazione di persone o enti pubblici, la Chiesa nella nostra regione sta realizzando a questo proposito: pensiamo al ‘Fondo di solidarietà delle Chiese umbre’ con il quale, grazie alla generosità di istituzioni e di privati, negli ultimi anni si è provveduto a sostenere almeno 2.000 famiglie provate dalla disoccupazione, dalla cassa integrazione, dalla perdita definitiva del lavoro; pensiamo alle Caritas diocesane che, con l’impegno quotidiano e discreto dei volontari, gestiscono diverse Comunità di accoglienza solidale e Centri di pronta accoglienza per persone e famiglie in difficoltà, oltre a numerose strutture per l’ospitalità notturna, dove si offre gratuitamente ogni giorno vitto e alloggio ad oltre 300 persone”.
“A tutti loro – prosegue il messaggio di Natale dei vescovi, diffuso dall’ufficio stampa della stessa Conferenza episcopale umbra – va il nostro plauso e il nostro ringraziamento perché, attraverso la testimonianza quotidiana nel servizio della carità, dimostrano come sia importante non tanto ripetere e riecheggiare, magari all’approssimarsi delle festività natalizie, le parole del Papa sull’attenzione ai poveri, quanto piuttosto riflettere su di esse e metterle in pratica come misura della correttezza dell’agire cristiano”.
Natale, vescovi umbri: “Guardarsi dentro per aiutare gli altri”

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