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sabato 20 Aprile 2024
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Buoni spesa, le raccomandazioni dell’ANCI sui criteri di assegnazione

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L’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 recante “Ulteriori interventi di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” assegna al Comune di Corciano la cifra di 119.644 euro. In attesa che il comune prepari il relativo bando vale la pena segnalare una nota di indirizzo diramata dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. L’Ordinanza, spiega l’ANCI, nasce dall’esigenza di assicurare, in via emergenziale, risorse per interventi di solidarietà alimentare sul territorio italiano.

Trattandosi di un’ordinanza di Protezione Civile, con i requisiti propri dello stato di necessità, le misure vanno applicate con l’obiettivo di accelerare al massimo le procedure di spesa, pur nelle difficoltà operative note che i Comuni vivono a causa dell’emergenza.
Non è previsto un termine per l’utilizzo di tale risorse in capo ai Comuni, né obbligo di rendicontazione a terzi di quanto speso. I Comuni, oltre ad utilizzare le risorse, possono destinare all’attuazione di misure urgenti di solidarietà alimentare anche eventuali donazioni.

I Comuni posso acquistare buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti in un elenco che ciascun Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale oppure possono acquistare direttamente generi alimentari o prodotti di prima necessità. Gli acquisti che i Comuni possono fare non sono assoggettati alle procedure del Codice degli Appalti. Per l’acquisto e la distribuzione dei beni possono avvalersi delle organizzazioni di utilità sociale.

Per quanto riguarda l’individuazione della platea dei beneficiari ed il relativo contributo, la competenza è attribuita all’Ufficio dei Servizi Sociali di ciascun Comune. L’ufficio individua i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno.
L’ufficio darà priorità ai nuclei NON assegnatari di sostegno pubblico (Reddito di Cittadinanza, Reddito di Inclusione, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale).
Le risorse potranno essere attribuite a percettori di altre forme di sostegno pubblico al reddito, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve.

È consentito l’accesso alle misure attraverso avviso aperto e a scorrimento dei richiedenti aventi diritto fino ad esaurimento delle spettanze o delle risorse comunque disponibili. L’ANCI ritiene possibile che gli Uffici dei Servizi Sociali procedano con criteri meramente proporzionali, ad esaurimento fondi e suggerisce ai comuni di rilasciare formale certificazione con un numero univoco di progressione ai beneficiari delle misure, idonea ad un loro riconoscimento da parte degli esercenti degli esercizi commerciali.

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