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giovedì 28 Marzo 2024
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I Vigili del fuoco del comando provinciale hanno celebrato la patrona Santa Barbara

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Oggi è stata celebrata la festa di Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco. La giornata si è aperta presso il comando provinciale con la deposizione di una corona di alloro in ricordo del personale caduto in servizio. “Questa – ha detto il comandante provinciale, Michele Zappia – è una ricorrenza ormai leggendaria. Santa Barbara per noi vigili del fuoco è un culto che ci emoziona, ci fa sentire ancora i veri eroi di questo nostro mestiere. Per il resto è la ricorrenza di un anno che è passato. Santa Barbara è anche la data di ripartenza per i vigili del fuoco, un giorno in cui ci riproponiamo di andare avanti con i nostri obiettivi che sono quelli di assicurare e garantire sicurezza e disponibilità”.

La cerimonia – alla quale ha partecipato il prefetto Claudio Sgaraglia – è proseguita con l’esposizione e la presentazione del pannello celebrativo con l’elenco di tutti i comandanti che nel tempo hanno diretto il Comando di Perugia. “Abbiamo voluto fortemente questa targa – ha spiegato Zappia – perché il riconoscimento di una organizzazione si basa anche sulla memoria. Dietro ad ognuno dei comandanti che sono riportati in questa targa sono riportati tutti i vigili del fuoco che in quel periodo di comando hanno prestato servizio. Anche se sembrerebbe una autocelebrazione non lo è. Questa è la celebrazione di tutti i pompieri che dai primi del novecento hanno voluto portatore nella provincia di Perugia la sicurezza per tutti i cittadini”. “È stato un anno difficile perché la nostra organizzazione e’ complessa – ha poi sottolineato Zappia – però noi accettiamo questa sfida e lo facciamo anche con tanta formazione, con tanta attenzione per quelli che possono essere i nuovi rischi, i nuovi pericoli. Abbiamo studiato, abbiamo formato sia gli interni sia gli esterni, abbiamo sempre posto molta attenzione all’ambiente, i pericoli che si celano dietro all’inquinamento dell’aria, dell’acqua. Queste sono le nostre sfide future. Fermo restando che noi continueremo a salvare le persone dagli incendi, dalle alluvioni, dalle catastrofi, dai terremoti. Una squadra dei vigili del fuoco è attualmente impegnata in Albania,dove abbiamo personale specializzato nel soccorso a persone sotto le macerie”.

Numeri importanti in termini di interventi quelli del comando provinciale di Perugia, quinto in Italia in termini numerici e che deve affrontare le sfide della modernità. “I vigili del fuoco – ha ricordato il comandante provinciale – non sono più quelli che intervengono soltanto nell’incendio o nel salvataggio di qualche animale sull’albero. Oggi i vigili del fuoco intervengono sull’ambiente, sui rischi di inquinamento, intervengono sulla nuove tecnologie. Ecco e allora ci mettiamo a studiare, formiamo le persone, interveniamo con molta più attenzione per far si che determinati rischi non calcolati non portino purtroppo a quelle tragedie che sentiamo ormai da troppo tempo. Siamo stanchi di dover pensare che durante il servizio si possano verificare incidenti, anche non gravi, per il personale dei vigili del fuoco”.

Poi una considerazione sull’organico, “carente” ha ricordato Zappia, ma “pur avendo queste problematiche noi non abbiamo il senso di sconforto”. “Sappiamo bene che il corpo nazionale, il nostro dipartimento – ha proseguito – ha messo in campo un progetto di formazione per l’attivazione dell’ingresso in ruolo di 1.500 nuove unità in due anni e sappiamo che entro il 2021 questa carenza di organico verrà colmata. Noi teniamo duro, aspettiamo i nostri colleghi, li aiuteremo a formarsi”.
“Spero che presto – ha detto ancora – i vigili del fuoco vengano riconosciuti al pari di altre forze dell’ordine in termini assistenziali, sia stipendiale ma anche per quanto riguarda l’infortunistica. Determinati presupposti previdenziali – ha spiegato il comandante – appartengono ai lavoratori dello Stato e spero presto anche ai vigili del fuoco”. Per Zappia “le battaglie legate all’equiparazione e a determinati riconoscimenti sono giuste” ma ha voluto allo stesso tempo sottolineare come “tutte le battaglie che noi facciamo, in qualunque sede, sia territoriale, centrale o ministeriale, vengono fatte sempre assicurando il servizio”.

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