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venerdì 19 Aprile 2024
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Scuola: luci e ombre all’Istituto Bonfigli, il prof. Gambacorta fa il punto prima del rientro

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È sabato pomeriggio quando chiamiamo al telefono il prof. Daniele Gambacorta, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Benedetto Bonfigli di Corciano, per fare con lui il punto sulle scuole di competenza a pochi giorni dal suono della prima campanella. Sono giorni di grande fermento e Gambacorta è appena uscito dall’ufficio per le ultime riunioni, gli ultimi aggiustamenti prima di mercoledì 11 settembre. “La scuola è un’avventura che vale la pena vivere – ci dice – siamo tutti impegnati a fare in modo che i nostri ragazzi possano avere il massimo: insegnanti, personale scolastico e famiglie. Dopo la pausa estiva che ci ha ricaricato riparte tutto il fervore, vedo gli insegnanti che anche fuori orario rimettono a posto, provano i computer, spostano mobili. Un entusiasmo che spesso in altri mestieri non si vede”.

L’entusiasmo purtroppo è solo una delle due facce di una medaglia, quella che rappresenta la scuola italiana sempre alle prese con gioie e dolori. E l’istituto corcianese non fa eccezione. “Sono ormai cinque anni – ci spiega il dirigente – che la nostra scuola è in crescita, abbiamo raggiunto un migliaio di iscritti. Purtroppo però abbiamo problemi di capienza in alcuni plessi, soprattutto a Mantignana e San Mariano, dove siamo al limite. Qui ogni spazio lo abbiamo dovuto trasformare in aule per gli studenti e così abbiamo dovuto rinunciare a laboratori e sale informatiche. Siamo un istituto a indirizzo musicale ma senza un laboratorio musicale. È stata una scelta dolorosa, condiziona il modo di lavorare, ma sarebbe stato peggio far andare altrove i ragazzi che risiedono qui a Corciano”.

Il preside Gambacorta ci parla di tutto questo con franchezza, del resto di recente l’Istituto ha avuto risultati tangibili. “In questi anni – racconta il professore – abbiamo notato che i bambini delle primarie proseguono quasi tutti con l’iscrizione alle nostre medie mentre prima c’era un’emorragia verso le scuole di Perugia. Questo testimonia la qualità della nostra proposta educativa che è riuscita a stare al passo con l’aumento demografico di una zona come San Mariano”.
Tuttavia il preside non nasconde che l’anno prossimo (le iscrizioni partono a dicembre) potrebbe essere chiamato a fare nuove decisioni sofferte. “Saremo costretti – va avanti Gambacorta – a fare scelte dolorose come il numero chiuso delle iscrizioni, proprio perché non abbiamo più spazi. Dover mandare via i nostri ragazzi per motivi di capienza però ci lascerebbe davvero con l’amaro in bocca”.

In attesa della nuova scuola a San Mariano, ancora in fase progettuale, il preside Daniele Gambacorta avanza una proposta al Comune di Corciano, da sempre partner dell’Istituto. “Il progetto del nuovo istituto è molto bello – dice il preside – spero che partano i lavori perché sarebbe una scuola veramente innovativa, in Umbria non c’è ancora niente di simile: attenta ecologicamente e ambientalmente, una scuola che guarda al futuro. Nell’attesa, la proposta che abbiamo fatto all’amministrazione è quella di recuperare l’area dietro l’attuale scuola, in cui sorgono una tensostruttura e dei container. Là si potrebbe realizzare una struttura multifunzione sia per i nostri studenti che per la cittadinanza. Del resto abbiamo quello che ormai si configura come un vero e proprio polo scolastico visto che c’è anche la Direzione Didattica con la quale collaboriamo proficuamente”.

Questa struttura, per Gambacorta, anche realizzata con un modesto impegno economico sarebbe molto utile. “Come scuola potremmo stabilirci i laboratori, le attività musicali e le sale computer e potrebbe essere un arricchimento anche per la cittadinanza visto che San Mariano, tolta la parrocchia, non ha molti spazi multifunzione, di aggregazione per i giovani e per svolgere attività formative pomeridiane. L’amministrazione si è dimostrata interessata alla nostra proposta ma capisco che in tempi come questi gli investimenti, anche bassi, sono difficili. So quanto il Comune ha dovuto spendere quest’estate per intervenire su tutti i plessi del territorio in vista del rientro in classe”. La proposta del preside è chiara: in attesa di una nuova scuola – la cui realizzazione è ancora di là dal venire – una struttura frutto di recupero dove poter ricavare gli spazi, anche senza grosse pretese, sarebbe utile a migliorare il lavoro formativo e a contrastare la dispersione scolastica.

Lorenzo G. Lotito

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