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giovedì 25 Aprile 2024
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Le scuole conoscono le storie degli “Internati Militari Italiani”. Martedì conferenza con Michele Montagano

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“La storia è composta dalla Grande Storia, con le lettere maiuscole e le microstorie, quelle delle persone comuni in carne ed ossa che hanno attraversato gli eventi e i luoghi lasciando comunque tracce di sé. Raccontare fatti ed accadimenti non vuole essere un modo per offrire agli studenti una chiave di lettura univoca, una sola verità, piuttosto vuole essere l’occasione per offrire loro gli strumenti per approcciarsi a quegli stessi fatti in maniera critica e quindi costruirsi una idea propria degli accadimenti. Continuiamo a costruire un percorso di dialogo con i ragazzi delle scuole che con profitto va avanti da tanti anni”. Così il Sindaco di Corciano Cristian Betti annuncia l’iniziativa – la prima di una serie che coinvolge gli istituti scolastici della provincia di Perugia – prevista il 19 febbraio alla Sala Arca di Ellera, proposta all’amministrazione dall’Associazione Nazionale Ex Internati Perugia, presieduta da Marco Terzetti.

Coordinata dalla docente Maria Cristina Galli, sarà la prima conferenza dedicata ai ragazzi delle terze medie, dell’Istituto Benedetto Bonfigli e della Direzione didattica, per far loro conoscere un aspetto della Resistenza quasi del tutto ignoto. Ad interloquire con i ragazzi, ci sarà il Cav. Gr. Cr. Michele Montagano (Cl. 1921), già internato militare nei campi nazisti e nello straflager KZ di Unterlüss; invalido di guerra. L’intento dell’incontro è mantenere la memoria del gesto dei circa 650.000 militari italiani che, dopo l’8 settembre 1943, di fronte alla possibilità di aderire alla Repubblica di Salò ed essere liberati, si rifiutarono e finirono nel “sistema dei lager”, preferendo onorare il giuramento alla Monarchia e schierarsi contro il nazifascismo. Per questo subirono 19 mesi di internamento. Non prigionieri di guerra ma “Internati Militari Italiani”, uno status istituito ad hoc per consentire ai nazisti di eludere i benefici previsti dalla Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra.

“Il no che pronunciarono i nostri militari in quelle tragiche circostanze – sottolinea Terzetti nella presentazione del progetto – realizzò di fatto un embrione della Resistenza che, a posteriori, vide impegnati Partigiani, popolazione civile, esercito e Internati Militari Italiani”. Fino al 22 febbraio si terranno ulteriori conferenze (patrocinate da CM Esercito Umbria, Regione, Provincia, Comuni e Accademia Belle Arti di Perugia – ndr) in alcune scuole di Perugia e Gualdo Tadino, introdotte da Marco Terzetti ed impreziosite dalla presenza di Montagano. Il 20 febbraio alle 17:30, inoltre, è prevista una conferenza pubblica alla Fondazione Ranieri di Sorbello a Perugia.

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