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mercoledì 27 Marzo 2024
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Foibe, la consigliera Boccio: “Il messaggio della destra è sbagliato, non si può cambiare la storia”

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Mi sarei volentieri risparmiata la fatica di scrivere nuovamente un ordine del giorno sulle foibe ma di fronte alla lettura di quello presentato da Merli, non ho potuto fare diversamente. Avevo già presentato nel 2014 un ordine del giorno sulle foibe che era stato votato all’unanimità ma evidentemente ne servivano altri. Io ritengo fondamentale che la storia, soprattutto quella delle tragedie del 900, debba essere fatta conoscere a tutti e in particolare alle nuove generazioni; ho fatto di questo un cardine della mia azione come Consigliera alle Pari Opportunità lavorando a stretto contatto con insegnanti e ragazzi in questi anni con iniziative sulla Shoah, sulla Lotta di Liberazione e sulla Resistenza, ecc.. e credo però che se si vuole compiere un’azione corretta bisogna raccontarla tutta la storia, anche quella scomoda.

Mi sono trovata costretta a scrivere un altro ordine del giorno sulle foibe proprio perché quello presentato da Merli è assolutamente irricevibile, strumentale e fazioso in maniera indecorosa e offende, oltre chi conosce la storia. Anche la memoria delle vittime di cui lui non fa menzione, quelle che nelle foibe sono state gettate dai fascisti e dai nazisti; inoltre Merli non fa menzione delle cause che hanno provocato la reazione di coloro, gli slavi, che erano stati privati di tutto, deportati e resi schiavi appunto dai fascisti con le mire espansionistiche di Mussolini e quelle di Hitler e le loro assurde e vergognose teorie sulla “razza barbara slava” a cui dare il bastone. Basta leggere a questo proposito la dichiarazione di Mussolini del 1920: “Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500000 slavi barbari a 50.000 italiani”.

Detto questo, c’è inoltre da dire che a riprova del fatto che furono i fascisti a ridurre in schiavitù il popolo slavo, anche in Umbria, a Colfiorito c’era un grande campo di lavoro per slavi e addirittura nel nostro territorio, a Ellera di Corciano c’era un campo di lavoro in cui venivano sfruttati 200 internati civili slavi per la costruzione del collegamento ferroviario con la Centrale di Pietrafitta ed erano alloggiati in due capannoni dove oggi si trova il Golf Club; la sede del comando del campo si trovava nei locali dell’ex fornace, struttura ancora visibile ed esistente. L’esistenza di questa realtà a Corciano tra il 1942 e il 1943 è emersa da studi dell’ ISUC ed è stata presentata alla collettività l’anno scorso come tema del premio Riccardo Romani per lo studio della storia. Detto questo, pubblico il mio ordine del giorno affinché chi lo legge, si renda conto che le vicende delle foibe sono molto più complicate e dolorose di come le abbia rappresentate Merli che in realtà riassume il messaggio che la destra ha cercato di far passare in questi anni che è quello di negare le responsabilità di una parte, i fascisti, per addossarle tutte all’altra parte: i comunisti. Così non è stato e nessuno può cambiare la storia.

SCARICA E LEGGI L’ODG DELLA CONSIGLIERA BOCCIO

Emanuela Boccio
Consigliera di Liberi e Uguali con Pietro Grasso

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