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martedì 19 Marzo 2024
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Imprenditoria: ecco la ricetta di Brunello Cucinelli a base di umanità

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Un’altra impresa è possibile: questo il messaggio portato da Brunello Cucinelli alla platea di operatori sociali riuniti a Milano per la tredicesima convention organizzata da CGM. “Abbiamo avuto un trentennio di crisi della civiltà e oggi – ha esordito l’imprenditore umbro – abbiamo bisogno di persone perbene, con una visione diversa che sostituisca la paura con la speranza. Io avevo il sogno di un’impresa che desse dignità morale ed economica per l’essere umano. Internet nel frattempo ha cambiato il mondo e oggi abbiamo bisogno di ridisegnare la mappa mondiale del lavoro, e per L’Italia è una grande occasione”.

Consapevole di quanto sia difficile fare l’operaio per 1000 euro al mese, Cucinelli ha raccontato di aver sempre avuto il sogno di far lavorare la gente in luoghi migliori, con uno stipendio leggermente più alto, “perché se ti do in dignità e rispetto – ha sottolineato – tu sei più creativo”. Non a caso nella sua impresa, nel borgo di Solomeo, si entra alle 8 e si esce tassativamente alle 17:30, con abbondante pausa pranzo, e non si rimane connessi al lavoro nel weekend. “Io nell’impresa sociale ci ho sempre creduto e ora in più per essere credibili dobbiamo essere sempre noi stessi perché tutti i nostri dipendenti – ha aggiunto – conoscono i nostri profitti e la nostra vita privata”.

L’invito rivolto agli imprenditori del sociale è quello di “fare un passo indietro: torniamo a mettere l’umano davanti a tutto: chi non ha bisogno di essere trattato bene? il sogno della mia vita era questo: lavorare per la dignità e l’umanità”. Oggi, poi, “siamo in un momento di rinascita morale, civile, spirituale, etica e anche un po’ economica ed è il momento di fare impresa nel rispetto della dignità umana, del creato, degli animali e della terra”. Prima di tutto, però, “cerchiamo di essere rispettosi, creativi, garbati: non c’è bisogno – ha sottolineato – di arroganti e presuntuosi. quasi tutta l’umanità sta cercando qualcosa, viviamo tutti il mal dell’anima e ai ragazzi dico noi perdiamo fino al 20% del tempo sul niente, mentre l’anima e la mente hanno bisogno di mangiare tutti i giorni come il corpo. Se il portone della mia casa è pulito, anche la città sarà più pulita, abbiamo bisogno di respirare una vita più serena”. Come quella che faceva suo nonno “che non aveva la luce in casa e ogni sera chiedeva al cielo il giusto vento o sole o pioggia, mentre noi abbiamo perso l’idea del dono del Creato. È vero, ci sono cambiamenti forti ma gli ideali sono sempre gli stessi, Abbiamo solo bisogno di ritornarci, ripartendo dalla consapevolezza – ha concluso – di vivere in un bel paese, con lo Stato Sociale migliore al mondo”.

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