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venerdì 29 Marzo 2024
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Casa occupata abusivamente a San Mariano: gli anziani proprietari sono esasperati

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Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la vicenda della coppia di ultraottantenni proprietari di un appartamento a San Mariano, che da più di un anno è occupato da completi sconosciuti, i quali hanno preso il posto del legittimo inquilino. Per leggere l’incredibile storia dall’inizio vi invitiamo a cliccare QUI.

Intanto possiamo rinfrescarvi la memoria ricordandovi che l’inquilino, regolare intestatario del contratto d’affitto, si è dileguato non pagando la pigione degli ultimi anni e lasciando in casa delle persone che i proprietari non conoscono e che continuano a non pagare. Questa situazione va avanti da due anni e i proprietari sono esasperati: nonostante esista una sentenza di sfratto, tutto è ancora fermo.

La casa è occupata abusivamente da una famiglia con dei minori e a nulla sono valsi i continui solleciti della coppia di anziani alle istituzioni, non c’è stata mai nessuna risposta alle loro lettere. “Mia moglie ed io – scrive l’85enne in una delle missive inviate a Comune di Corciano, Comando dei Carabinieri e ai Servizi Sociali – desidereremmo avere una risposta a questa nostra lettera; preferiremmo poter conferire con qualcuno delle Istituzioni per esporre il nostro stato d’animo.” Ancora nulla si è mosso e, fatto ancor più grave, la vicenda sta avendo altri preoccupanti risvolti: i rapporti con gli altri inquilini dello stabile vanno infatti peggiorando di giorno in giorno. Gli abusivi si sono mostrati maleducati e spesso davvero irrispettosi suscitando le proteste dei condomini che, non conoscendo la situazione, inizialmente se la prendevano con i due anziani pensando che avessero modo di comunicare con gli occupanti.
Ma non è tutto, anzi.

Qualche mese fa un guasto alle tubature del bagno dell’appartamento ha causato danni all’abitazione sottostante, gli anziani sono stati chiamati a pagare per la perdita. Sentito il loro avvocato si sono recati con un idraulico nell’abitazione, di cui non hanno più le chiavi, e sono riusciti a farsi aprire da uno degli abusivi. Dopo vari discorsi, richieste di spiegazioni e promesse non ancora mantenute, i proprietari si sono persino offerti di accollarsi la spesa di qualche migliaia di euro per rifare il bagno: l’idraulico aveva infatti constatato che la situazione era piuttosto grave e, dopo aver chiuso l’acqua per fermare la perdita, ha quantificato i lavori necessari.

La posta in gioco per gli abusivi era però troppo alta: avrebbero dovuto lasciare la casa per circa una settimana mentre l’idraulico rifaceva l’impianto, il tutto si è dunque risolto con un “Adesso vedremo come fare” degli inquilini e gli anziani sono usciti di nuovo dalla loro casa con un nulla di fatto, la sola certezza era che l’unico bagno non era più agibile.

I lavori saranno stati fatti?
La famiglia, che ha in casa due bambine di circa 2 e 7 anni, avrà ad oggi acqua corrente e sanitari funzionanti?
Saranno state ripristinate delle adeguate condizioni igieniche nell’appartamento?
Tutto ciò gli anziani non lo sanno, la comunicazione con la famiglia dopo questo caso isolato si è di nuovo interrotta.

Gli ottantenni sono molto preoccupati anche per i tragici risvolti sociali che situazioni di questo tipo possono avere: ci hanno ricordato il recente fatto di cronaca a Cosenza, in cui 3 inquilini abusivi sono morti in un incendio ed a nulla erano valsi gli 8 anni di denunce del proprietario. “È profondamente ingiusto – ricorda il proprietario – che alle difficoltà di un aggregato tanto complesso come quello che risiede nell’abitazione, si sia risposto con la totale negligenza e che il peso, materiale e psicologico della situazione in atto, sia caricato sulle spalle di due vecchi pensionati senza alcuna colpa.”

Eppure tempo fa, quando per la prima volta venne segnalato tutto quello che stava accadendo presso i Servizi Sociali del Comune, la risposta non fu quella sperata: il caso era infatti già noto ma non si riteneva necessario un intervento, poiché la situazione non era “critica”.
La domanda che ora si pongono i proprietari è: l’acqua in casa sarà stata ripristinata, oppure la situazione adesso sarà diventata “critica”?

 

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