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giovedì 28 Marzo 2024
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Nizza, dopo la tragedia dolore e indignazione delle autorità religiose e civili

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nizza attentatoC’è ovunque sconcerto per l’attentato terroristico di Nizza, con cui giovedì sera è stata colpita non solo la Francia nel giorno della sua Unità Nazionale ma l’Europa e il mondo intero.
Una preghiera per Nizza arriva dalla Porziuncola di San Francesco a Santa Maria degli Angeli alla quale si uniscono anche tutta la Provincia Serafica dei frati Minori e i Monasteri delle Clarisse.

A parlare è Padre Antonio Lanzi, che da anni vive e opera con altri frati in due quartieri di Nizza.
Rispondendo al ministro provinciale padre Claudio Durighetto, chiede una preghiera per la Francia e per la città di Nizza ora ferita dall’odio e dalla violenza.
Attoniti e sgomenti anche i frati del sacro convento di Assisi che hanno pregato sulla tomba di San Francesco. Padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa della comunità religiosa, ha spiegato di essersi messo in contatti con i 25 religiosi dell’Ordine in Francia.

Sulla nuova tragedia interviene anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. “Dobbiamo affrontare il tema delle moschee – spiega – e di quello che accade al loro interno. Non possiamo rinunciare ai nostri valori, al pluralismo anche religioso che è parte integrante delle democrazie”. “Questi terroristi – aggiunge la presidente – sono figli dei territori. Non sono né immigrati né rifugiati. Dobbiamo accendere l’attenzione sulle ragioni che portano al terrorismo, che non sono legate solo ai flussi migratori. Gli ultimi anni ci hanno dimostrato che anche gli immigrati di seconda e terza generazione hanno un fortissimo richiamo all’Islam, spesso non parlano l’arabo ma – conclude Marini – rispondono in maniera anche autonoma”.

Il consigliere Marco Squarta di Fratelli d’Italia non fa sconti. “Quando si capirà – scrive su Facebook – che i girotondi, le bandierine ed i gessetti colorati con questi animali sono inutili? Vogliono farci vivere nella paura e arrivare all’islamizzazione dell’Europa. Dobbiamo svegliarci prima che sia troppo tardi”.

Fra i sindaci umbri il primo a parlare è quello di Città di Castello Luciano Bacchetta. “Vicinanza e solidarietà per la tragedia che ha colpito ancora una volta la vicina Francia dove tra l’altro, in particolare a Nizza è radicata da tempo una comunità di tifernati rappresentata dall’associazione Arulef alla quale ci legano sentimenti di affetto, amicizia e reciproca collaborazione”.

Fra i politici legati a Corciano si segnalano alcuni interventi, sempre sulle bacheche di Facebook.
La senatrice ed ex sindaco Nadia Ginetti (PD) scrive: “Siamo in guerra… Un’ altra strage… Ancora morte…Una guerra non dichiarata e non convenzionale…. Questo ci impone di rivedere i nostri canoni di sicurezza, subito…. E rivedere anche il come si sta insieme in una comunita’ molto piu’ complessa …”.
Dei politici attualmente in carica nel comune di Corciano ad esporsi, al momento, è il consigliere di Forza Italia Luca Merli. Nella sua bacheca Facebook compare questo stato che accompagna la foto della salma di uno dei bambini vittime della follia dell’attentatore: “E ancora parliamo di integrazione? Ecco Il risultato dell’integrazione!!!! Svegliamoci anche se è già troppo tardi!!!!!”.

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