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venerdì 19 Aprile 2024
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Premio 8 marzo: l’Istituto Benedetto Bonfigli partecipa con grande entusiasmo. Le classi vincitrici

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premio 8 marzo - foto di gruppo delle classi    vincitrici“La nostra sfida non era tanto parlare di parità tra uomo e donna e di violenza con il nostro linguaggio, quanto piuttosto cercare di capire come i ragazzi vedono il fenomeno e come lo percepiscono. Abbiamo voluto che i ragazzi fossero osservatori privilegiati così da ricevere, anche su loro segnalazione, strumenti utili. E’ stato un percorso interessante e per parte nostra ci mettiamo a disposizione per continuare il prossimo anno ed oltre a dare l’opportunità di questa offerta di conoscenza”. E’ quanto ha sottolineato, tra l’altro, la senatrice Nadia Ginetti presenziando alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti del ‘Premio 8 marzo’, da lei ideato insieme alla Consigliera di parità del Comune di Corciano (e capogruppo del PD) Emanuela Boccio. Rivolto ai ragazzi corcianesi che frequentano le medie, in particolare le classi II e III dell’Istituto Comprensivo ‘Benedetto Bonfigli’, ha voluto stimolare l’approfondimento del concetto di parità di genere e le sue degenerazioni attraverso la realizzazione di scritti e filmati.

Sono state 8 le classi partecipanti, dei plessi di Corciano, Mantignana e San Mariano, con elaborati originali e di forte impatto, che hanno spaziato dalla prosa alla poesia, passando per l’immagine, un canale espressivo nel quale i ragazzi sanno ormai muoversi con disinvoltura. A doversi districare tra tanta creatività la Commissione giudicatrice, composta, oltre da Ginetti e Boccio, dal Dirigente Scolastico del Bonfigli, Daniele Gambacorta, dalla Presidente dell’associazione ARCAES, Fiorenza Giannini, dalla delegata del Centro Pari Opportunità Regionale, Roberta Veltrini e da Paolo Tramontana, un professionista che ha supervisionato tecnicamente i filmati. Ai lavori ritenuti più meritevoli sono andati premi in denaro, “da condividere nelle forme più opportune – ha detto Boccio – anche da utilizzare per materiali didattici”. Negli interventi dei rappresentati della Giuria, ed anche del Sindaco Cristian Betti che ha portato il saluto dell’Amministrazione, ribadita la necessità che la scuola si faccia carico di ‘accompagnare’ i giovani, fin dalle classi della primaria, lungo un cammino utile ad acquisire i giusti strumenti per imparare ad ascoltare, ad osservare, a sviluppare un pensiero critico autonomo, valutando se stessi e gli altri come esseri umani, piuttosto che come rappresentati di un genere, senza farsi sopraffare dai condizionamenti che la ridondanza dei linguaggi cui siamo sottoposti porta con sé.

Ad aggiudicarsi il terzo premio di 200 euro, l’elaborato “Iniziare a vivere” della II B di Corciano, un racconto dalla prosa fluida ed incalzante, nel quale la protagonista, ripetendo ossessivamente “mi chiamo Giovanna Leoni…… e sono una donna” accompagna il lettore (o l’ascoltatore come la platea raccolta al Teatro della Filarmonica – ndr) in una storia che dalla violenza domestica conduce alla consapevolezza di sé fino alla fondazione di un’associazione, simbolo d’impegno e speranza. Il secondo premio di 300 euro è andato alla II D di San Mariano, l’unica classe presente al completo, per il video “TG School Focus”. In un vero telegiornale, proposto da giornalisti e giornaliste in erba, i ragazzi hanno guardato al nostro Paese ed all’esterno per cogliere gli stereotipi legati al rapporto tra i sessi e criticarli rifacendosi, in modo molto originale, alle favole. A vincere la prima edizione del ‘Premio 8 marzo’, aggiudicandosi 500 euro, la III A di Mantignana con un altro dvd nel quale due giovani protagonisti, Riccardo ed Alice, grazie alla loro volontà e consapevolezza hanno superato gli universalmente riconosciuti modelli femminili e maschili per porsi come individui unici ed irripetibili, capaci di uscire dagli schemi senza condizionamenti. Una bella nota di speranza, per un’iniziativa che ha fornito alla Giuria e di riflesso anche alla scuola, negli elaborati non prescelti, ulteriori spunti da approfondire. “Il nostro è stato un compito impegnativo – il commento finale di Boccio – in tutti i lavori abbiamo riscontrato ed apprezzato sensibilità, capacità di sintesi e di selezione, lo sguardo aperto sul mondo, traendo utili suggerimenti su quanti spazi di approfondimento possano e debbano essere percorsi. I ragazzi hanno ‘iniziato’ un cammino sul quale molto si può e deve fare, grazie a tutti, agli insegnanti che si sono occupati di supportarli ed a chi si è speso per rendere un po’ meglio questo mondo”.

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