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giovedì 18 Aprile 2024
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Positivo il bilancio 2015 della Molini Popolari Riuniti, +2% il valore aggiunto

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molini popolariBilancio positivo per la Molini popolari riuniti presentato e approvato durante l’assemblea annuale dei soci, domenica 29 maggio a Ellera di Corciano. “Anche in questo esercizio – ha affermato il presidente Dino Ricci – abbiamo chiuso con un risultato positivo che riteniamo soddisfacente soprattutto per la gestione caratteristica, nonostante il contesto economico complessivo ancora molto difficile”. Il 2015 è stato il primo esercizio completo del nuovo impianto mangimistico di Pierantonio di Umbertide e della gestione della cantina Terre del Carpine. “I risultati conseguiti – ha confermato Ricci – sono stati positivi sia sul versante delle produzioni che su quello dei risultati economici”. Il valore aggiunto complessivo è stato di circa 61 milioni di euro con un aumento del 2 per cento rispetto all’esercizio precedente determinato dall’incremento delle produzioni. La Mpr ha visto un aumento di quelle mangimistiche attestandosi su oltre 740mila quintali, mentre le produzioni dei panifici sono state di circa 47mila quintali e i cereali complessivamente ritirati 550mila quintali. Il cash flow, cioè la ricchezza prodotta, è stato di 2,2 milioni di euro circa, uno dei valori più alti degli ultimi anni.

“Il bilancio – ha aggiunto Ricci – conferma, nonostante i notevoli investimenti (oltre 2,7 milioni di euro) realizzati anche in questo esercizio, un soddisfacente equilibrio patrimoniale e finanziario”. Il patrimonio netto ammonta a oltre 14 milioni di euro e il personale occupato, tra diretti e indiretti, è stato di circa 200 unità. “Riteniamo – ha proseguito Ricci – che il lavoro fatto in questi anni ci metta nelle condizioni di poter cogliere quelle opportunità di crescita che si rendono necessarie per essere sempre più competitivi sul mercato e nel rapporto con la base sociale. L’esigenza di una crescita delle attività della cooperativa passa necessariamente per un ampliamento dell’attività di servizio all’agricoltura, vendita di mezzi tecnici e ritiro cereali ed è una condizione necessaria per consolidare i processi di trasformazione, indispensabili per valorizzare al meglio le produzioni degli associati”.

Nel mese di dicembre la Mpr ha perfezionato l’acquisto degli impianti produttivi (molino a grano tenero), di stoccaggio e servizi all’agricoltura dell’ex Molino di Amelia sui quali realizzare un progetto di sviluppo che rilanci la presenza della cooperazione agricola e agroalimentare in quel territorio. “Sono in corso i lavori di ristrutturazione – ha spiegato il presidente Ricci –, stiamo operando per definire gli aspetti organizzativi, pensiamo che nella seconda parte del 2016 si possa trasferire nel sito produttivo l’attività molitoria e cessare la produzione a Umbertide. A distanza di 15 anni dalla costituzione della Molini popolari riuniti possiamo affermare che si è chiusa la fase che ci ha visti impegnati nel progetto industriale alla base della fusione, la realizzazione cioè di importanti investimenti per sviluppare le attività della cooperativa, progettare e poi dare luogo in parte alla delocalizzazione, riuscendo a mantenere un equilibrio patrimoniale e finanziario sostenibile e una redditività abbastanza costante negli anni”.

“Crediamo – ha concluso Ricci – si debba aprire ora una nuova fase che si ponga l’obiettivo di traguardare la cooperativa verso un percorso di ulteriore crescita e sviluppo essendo, al contempo, in grado di rispondere in termini sempre più competitivi ai bisogni di soci, produttori agricoli e mercato. Sta proseguendo il lavoro dei professionisti incaricati, sulla base del protocollo sottoscritto tra Molini popolari riuniti, Consorzio agrario di Perugia e il Gruppo Grifo agroalimentare, finalizzato ad avviare un lavoro di analisi e fattibilità progettuale al fine di verificare se possono esistere le condizioni per la realizzazione di iniziative comuni e l’eventuale integrazione”. L’assemblea ha provveduto anche al rinnovo delle cariche sociali con un forte rinnovamento del Consiglio di amministrazione.

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