Nubi sul futuro di Ikea a Corciano: anche se l’area vicino al Quasar rimane a tutt’oggi ufficialmente appetibile, secondo il Corriere dell’Umbria di stamattina sono altre due le nuove alternative sul tavolo. La prima vede in campo un fondo immobiliare italo-svedese sarebbe interessato ad un terreno nell’area ex Enel a Collestrada, e trattative in questo senso sarebbero già in corso con la proprietà del terreno. L’arrivo dello store però, in questo caso si deve scontrare con una viabilità da rivoluzionare; la pratica è stata già esaminata in via ufficiosa dalla giunta, che vede di buon occhio lo spostamento dell’asse verso l’area Ponte San Giovanni-Collestrada rispetto alla destinazione originaria di San Martino, operazione contestata dall’attuale vicesindaco Urbano Barelli quando era presidente di Italia Nostra.
La seconda ipotesi per Ikea in Umbria, un terreno di otto ettari all’inizio del Ponte, un terzo rispetto al terreno di San Martino, dove c’era un progetto del polo commerciale con tanto di cluster dei mobilifici umbri, ‘tagliato’ però dalla nuova filosofia di razionalizzazione dell’Ikea. Il Comune di Perugia sarebbe anche pronto a scambiare i diritti edificatori del terreno comunale di Lidarno – quattro milioni e duecentomila euro – per facilitare l’iter, anche se Ikea chiede certezze dopo le promesse non mantenute sul terreno di San Martino in Campo.
Resta anche l’impasse sul carteggio tra gli svedesi e lo sviluppatore dei terreni a San Martino, l’imprenditore marscianese Umbrico. Non si è arrivati al disco verde definitivo, l’affitto delle proprietà da parte di quest’ultimo è ancora in essere ma, come ha confermato l’assessore all’Urbanistica Emanuele Prisco alla conferenza stampa di fine anno della giunta, questa partita o si sblocca entro la prima metà del 2016 oppure ci vorranno altri cinque anni. Un’eventualità nera per Perugia – conclude il Corriere dell’Umbria – ma che piace a Corciano.
