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giovedì 28 Marzo 2024
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Bar-ristoro, parla il liquidatore dell’ex Comunità Montana: “Il Comune di Corciano è interessato all’area”

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il bar ristoro - esterno

Fra i tanti interrogativi che riguardano il bar-ristoro c’è quello in merito alla proprietà dell’area nel Parco del Colle della Trinità che ospita il chiosco.
L’area in questione – come ampiamente riportato da Corcianonline (leggi tutti gli articoli) – è stata affidata a Giorgio Bacelli nel 1995 con una regolare convenzione stipulata con la Comunità Montana Colli del Trasimeno, un ente regionale al momento in fase di liquidazione. Le domande sono dunque: chi sarà il nuovo proprietario dell’area e che fine farà la convenzione ora in essere?

Risponde il commissario liquidatore della Comunità Montana Mauro Severini, raggiunto telefonicamente da Corcianonline.
“Quel parco, compresa l’area regolata da una convenzione quarantennale, – ha spigato Severini – dovrebbe finire nel pacchetto di acquisti che la Regione sta strutturando. La Regione infatti ha messo in bilancio l’acquisto di circa 3,9 milioni di euro di patrimonio dell’ex Comunità Montana tra cui ci sono oltre 400 ettari su Monte Malbe, circa 350 ettari su Monte Tezio: quasi tutti beni di valore ambientale, pochi i fabbricati”.
Per l’area nel Parco della Trinità dove sorge il bar-ristoro “siccome c’è questo diritto di superficie – ha spiegato il liquidatore – che non è mai stato perfezionato, perché oltre al fabbricato c’è un’area ancora non ben definita dove si trovano i tavolini, potrebbe anche succedere che per i tempi che abbiamo dovremo tenere fuori la particella. Un’area per la quale c’è già comunque un interessamento all’acquisto da parte del Comune di Corciano. L’area comunque resterebbe pubblica e non verrà ceduta a privati”.
In merito alla natura della convenzione che scade nel 2035 il commissario Severini ha detto di non ritenere che l’atto decada: “Quando un privato acquista – ha spiegato – di solito acquisisce diritti di servitù”.
Severini è intervenuto anche sulle polemiche degli ultimi giorni (leggi qui): “Le scelte sul piano urbanistico non competono alla funzione che svolgo, tuttavia – ha detto – è mio interesse sapere se quanto esiste è stato realizzato regolarmente, una verifica che non è stata ancora fatta”.
In sintesi: la destinazione dell’area rimane sicuramente pubblica, la convenzione passa a chi ne diventa proprietario; altra cosa è vedere se la struttura ha i canoni urbanistici per poter stare lì.

Di materie urbanistiche è competente il Comune di Corciano. A questo proposito il nuovo progetto del bar ristoro nel Parco del Colle della Trinità era all’ordine del giorno della riunione in commissione urbanistica del Consiglio Comunale di Corciano, che si è svolta lo scorso giovedì 10 settembre.
Una riunione meramente informativa in quanto sull’argomento non c’è stato il voto ma una discussione in cui sono emerse le ultime novità e le posizioni al riguardo.
Si è dunque parlato dell’assemblea pubblica svoltasi il 28 luglio scorso nella sala dell’antico mulino a Corciano e della più recente conferenza stampa in cui l’Associazione Colle della Trinità insieme ad altri raggruppamenti ambientalisti hanno espresso la loro contrarietà ad ulteriori progetti nell’area in questione, allo smantellamento del chiosco esistente ora ed il ripristino del verde.

Per Mario Taborchi, presidente della commissione urbanistica sentito dopo la riunione, l’orientamento della maggioranza comunale rimane il medesimo e cioè che la presenza in cima al parco di un punto di ristoro è necessaria. Taborchi ha quindi ribadito l’impegno che tutti i passaggi saranno fatti alla luce del sole quando la pratica arriverà in Consiglio Comunale. “Tengo a precisare – spiega Taborchi – che in capo al Comune ci sono scelte urbanistiche, altra cosa sono le decisioni sulla proprietà del terreno. Al di là della convenzione con il privato, l’area in questione è della comunità montana ora in liquidazione e potrebbe essere acquisita dalla regione”. Taborchi ha quindi ribadito che qualunque decisione venga presa in futuro fra le cose di massima importanza c’è la manutenzione e la pulizia del parco che dovranno essere opportunamente regolamentate.

Sulla vicenda c’è stato anche l’intervento del consigliere di Forza Italia Luca Merli. “Sono favorevole – ci ha detto sintetizzando le sue parole – al mantenimento di una attività di supporto agli utenti del parco analoga all’attuale che fornisca servizio bar e magari qualcosa in più come la torta al testo senza dimenticare la necessaria presenza di servizi igienici adeguati per tutti comprese le persone disabili. Il tutto – ha ribadito – evitando un ampliamento di cubatura e facendo in modo che la nuova struttura si integri al meglio nel paesaggio circostante. Chiunque gestirà il nuovo bar ristoro, e questo è più importante – ha precisato Merli – dovrà farlo meglio di come è stato fatto fino ad ora: maggiore pulizia, minore rumorosità e soprattutto nessun parcheggio selvaggio nelle adiacenze del chiosco”.

Più dura invece la posizione del Movimento 5 Stelle. Come riporta un comunicato che fa il resoconto della riunione: “Come si può pensare di fare l’interesse collettivo se si appoggia la costruzione di un complesso di 150 mq all’interno di un parco? Sebbene si possa contemplare la presenza di un punto di ristoro con annessi servizi, questo deve essere progettato in funzione del rispetto e dei limiti che la natura richiede per essere salvaguardata. I consiglieri presenti anche nelle passate consiliature si stupiscono se vengono tacciati di essere stati dei cementificatori, e dovrebbero per questo dimostrare almeno oggi di essere mossi dal rispetto per l’ambiente più che dagli interessi dei singoli cittadini, perché sappiamo bene che il compito di chi amministra non è tanto legato all’interesse particolare ma a quello della collettività”.

Lorenzo G Lotito

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