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giovedì 18 Aprile 2024
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Contro la “Buona Scuola” del Governo Renzi è sciopero generale, non garantite le attività didattiche

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renzi buona scuolaSciopero generale della scuola domani martedì 5 maggio. Le scuole che a Corciano fanno capo a Direzione Didattica ed Istituto Bonfigli informano che nel giorno in questione non saranno in grado di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche, potrebbero dunque verificarsi disfunzioni o interruzioni del normale svolgimento dell’attività didattica.
La protesta, che in Umbria interessa circa 15mila lavoratrici e lavoratori, è organizzata unitariamente dai principali sindacati scuola FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA.

I MOTIVI E LE RICHIESTE – Lo sciopero arriva contro il disegno di legge detto “La buona scuola” del governo Renzi, che nelle scorse settimane è stato discusso nella settima commissione della Camera (Cultura, Scienza e Istruzione) e che ora è approdato alla Camera dei Deputati.
I sindacati chiedono che nel disegno di legge ci sia un piano di stabilizzazioni articolato e immediato che garantisca stabilità ai lavoratori precari e criticano le nuove disposizioni in materia di scatti e retribuzioni.
I sindacati scenderanno in piazza per ribadire dunque l’urgenza di assumere il personale precario, che da anni garantisce il regolare funzionamento della scuola, su tutti i posti vacanti, ma anche per richiamare l’attenzione del Parlamento e di tutto il paese al grave rischio che si correrebbe approvando il ddl del Governo così com’è o lasciando addirittura, ipotesi ancor più nefasta, che si andasse verso il decreto d’urgenza su tutte le materie contenute.

SETTE AUTOBUS DALL’UMBRIA – Per lo sciopero della scuola sono stati organizzati cortei in tutta Italia. I manifestanti umbri confluiranno nella grande manifestazione che si terrà a Roma. Sono già pronti cinque autobus da Perugia e due da Terni che martedì mattina partiranno verso la Capitale. In tanti si recheranno a Roma anche con mezzi privati.
Era da circa 8 anni che le principali sigle sindacali della scuola non organizzavano uno sciopero con modalità simili contro un provvedimento del governo.
A causa della protesta le prove Invalsi per la scuola primaria, che dovevano iniziare proprio martedì, sono state spostate al 6 e 7 maggio.
Lo spostamento, sottolinea l’istituto Invalsi, riguarda tutte le classi della scuola primaria indipendentemente dall’adesione del personale docente e non docente allo sciopero del 5 maggio.
Da sottolineare comunque che proprio contro le prove Invalsi il solo sindacato Cobas ha indetto sciopero anche nei giorni del 6 e del 12 maggio.

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